La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli) – Detto nel giorno in cui De Rossi rientra da un infortunio al polpaccio, Pjanic ha una caviglia che gli fa male un secondo sì e l’altro pure e Nainggolan ha un fastidio all’inguine, può sembrare quasi surreale. Ma se c’è una cosa che la trasferta di oggi a Udine regala a Luciano Spalletti è una rinnovata abbondanza a centrocampo, reparto da lui stesso definito, il giorno della presentazione a Trigoria, «fantastico. Ancelotti — rivelò il tecnico — mi ha chiesto 3 o 4 centrocampisti nostri, perché sono fortissimi».
ABBONDANZA? – In effetti, per età, quantità e qualità, se stessero tutti bene, la Roma avrebbe centrocampisti da far invidia a mezza Europa. Il problema è che finora sia Garcia sia Spalletti hanno dovuto fare spesso di necessità virtù. Oggi, che ci sono tutti, succederà lo stesso: Keita sta bene ma sta giocando tanto (quasi tutta la partita col Real Madrid, da quando c’è Spalletti ha saltato solamente quelle con Verona e Carpi) e a 36 anni deve fare i conti con acciacchi vari e una condizione da gestire, De Rossi manca da più di un mese (ultima di campionato il 2 febbraio contro il Sassuolo), Pjanic è più fuori che dentro per il dolore alla caviglia, Nainggolan potrebbe sì partire titolare, ma con la speranza di non avere ricadute.
IL MOMENTO DI STROOTMAN – Ci sarebbe, anzi c’è, Kevin Strootman, che come ha detto lo stesso Spalletti «è ormai pronto per rientrare del tutto. Vanno visti i tempi, non i modi». Difficile immaginarlo oggi dal primo minuto, ma presto toccherà anche a lui. E considerando che le prossime due sono contro Inter e Lazio magari mettere minuti nelle gambe e nella testa potrebbe essere importante. I 13’ contro il Palermo del 21 febbraio sono stati buoni soprattutto per il morale e ne ha beneficiato l’uomo Strootman, adesso è il calciatore che deve ritrovarsi, consapevole di poter essere l’arma in più della Roma in questa stagione e nella prossima. Non è un caso che tra i 3 o 4 nomi fatti da Ancelotti a Spalletti l’olandese occupi una posizione importante, e non è un caso che quando tornerà a pieno ritmo sarà la pedina fondamentale del reparto. Il tecnico non vede l’ora di lavorarci seriamente dal ritiro (l’Olanda è fuori dall’Europeo, Strootman sarà disponibile fin dal primo giorno), intanto pensa a recuperarlo e a dare qualche possibilità a Vainqueur.
ALTERNATIVE – Il francese non ha piedi sopraffini, ma dà sostanza quando viene chiamato in causa e Spalletti riconosce questo tipo di lavoro, così come, all’occorrenza, riconosce anche l’avanzamento di Florenzi in mezzo al campo o il lavoro di raccordo tra i reparti che spesso è chiamato a fare Perotti quando arretra. In questo quadro, che oggi dovrebbe vedere nel 4-2-3-1 sicuramente Keita affiancato da uno tra De Rossi, Vainqueur e Nainggolan, con quest’ultimo leggermente favorito, non è preso in considerazione Uçan, che non gioca dal 17 ottobre. L’ultima sua notizia è un video postato da Nainggolan in cui, come una mascotte, dice «Daje Roma» dal prato del Bernabeu.