Una confessione che scuote la Capitale. Henrikh Mkhitaryan torna a parlare della sua esperienza alla Roma e lo fa con parole destinate a lasciare il segno. Nel suo libro autobiografico, “La mia vita sempre al centro”, in uscita il 13 ottobre, l’ex centrocampista giallorosso svela retroscena inediti dei suoi anni nella Capitale, dal legame con José Mourinho fino alla magica notte di Tirana, quando la Roma vinse la prima edizione della Conference League.
Il campione armeno si apre come mai prima d’ora, raccontando l’atmosfera unica che si respirava a Trigoria nei giorni che precedettero quella storica finale:
“Andiamo a vincere in Europa, ce lo dicevamo spesso nello spogliatoio di Trigoria. Mourinho fece tappezzare tutto il centro sportivo con foto del trofeo e la scritta ‘DOBBIAMO VINCERE’. Erano ovunque: nello spogliatoio, nei corridoi, in cucina, perfino in bagno. Non potevamo pensare ad altro. Vivemmo quella partita come un destino.”
Tra emozione e appartenenza, Mkhitaryan rivela anche un episodio clamoroso: il rifiuto della Lazio. “Non potevo tradire i tifosi della Roma”, ha ammesso. Una scelta che racconta più di mille parole cosa ha significato per lui indossare la maglia giallorossa.