Mirante “The Worker”. La sorella: “Antonio è molto contento, è orgoglioso di vestire la maglia della Roma”

Pagine Romaniste (S.Burioni – L.Fantoni) – È sempre pronto. Non ha mai deluso quando è stato chiamato in causa. Forse i più si sono dimenticati della sua importanza, ma la Roma può contare su di lui. Antonio Mirante è probabilmente il miglior portiere “di riserva” della Serie A e fin dal momento del suo arrivo nella Capitale, nel 2018, ha dimostrato a tutti il suo valore. “Sono tanto felice di questa nuova avventura alla Roma” ha dichiarato nella sua prima giornata da calciatore giallorosso. Una big era finalmente arrivata, una big che nell’arco della sua carriera ha cercato spesso, che ha desiderato tanto, ma soprattutto… che ha meritato.

L’inizio con l’ostacolo Olsen

Dopo un primo periodo di panchina dietro al neo-acquisto Olsen, l’ex Parma ha scardinato le gerarchie con l’arrivo di Claudio Ranieri, obbligando lo svedese a guardare la partita senza indossare i guanti. Colpo su colpo, parata su parata, Mirante è riuscito a guadagnare la fiducia dei tifosi ed è stato il protagonista della rimonta di inizio 2019 che ha portato i giallorossi a sfiorare la tanto agognata Champions League. Nella nuova stagione poi, con l’arrivo di Pau Lopez, le opportunità sono diminuite complici anche i dati anagrafici che pendono a suo sfavore (36 anni contro i 25 dello spagnolo). Finora il giallorosso ha collezionato solo tre presenze: una in Serie A nello 0-0 con l’Inter di Conte e due in Europa League. Il fisico quest’anno gli ha giocato contro. A novembre il problema al polpaccio, a dicembre l’infortunio alla spalla e per ultimo, a febbraio, quello al menisco mediale del ginocchio sinistro.

La sorella è sicura: “Antonio a Roma è felice”

Nonostante una stagione infelice dal punto di vista delle presenze, Antonio Mirante ha sempre continuato a lavorare duramente a Trigoria, insieme al preparatore dei portieri Marco Savorani. Il calciatore si trova bene a Roma e a confermare questa tesi è la sorella del portiere, la quale ha tenuto a sottolineare che Antonio qui è molto contento”. Nessuna “sindrome da panchina”, dunque, e alla domanda se fosse motivato come il primo giorno Fara ha risposto che il fratello “è orgoglioso di vestire la maglia della Roma”.

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