Gian Piero Gasperini ha parlato ai microfoni di DAZN dopo la sconfitta contro il Milan. Le sue parole:
Le chiedo, al di là dei gol, è facile dire che oggi è mancato il gol, ma cos’è che non è andato oggi negli ultimi 25-30 metri di questa squadra?
“Faccio fatica a cercare a tutti i costi qualcosa che non è andato. È meglio guardare cosa è andato e prendo veramente tante cose. Faccio dire i centimetri o l’episodio, ma ne abbiamo creati tanti. Questa è la strada che vogliamo e voglio percorrere. Quando esci da questo tipo di partite sei veramente molto rammaricato per il risultato. Siamo anche fiduciosi di poter fare dei punti giocando questo gioco”.
Serve migliorare negli ultimi 20 metri per fare il salto di qualità?
“Io penso che questa sera il salto di qualità l’abbiamo fatto, se non nelle conclusioni. Tutto il resto l’abbiamo fatto, abbiamo giocato un primo tempo importante, davvero, con grande personalità, come dicevi, contro una squadra forte sul loro campo. Abbiamo costruito molto, abbiamo sofferto sul loro gol. Nel finale del primo tempo, l’inizio del secondo, poi ci siamo ripartiti bene. Ho fatto fatica, sotto quell’aspetto, a trovare delle indicazioni negative. Siamo molto arrabbiati e molto dispiaciuti per il risultato, perché quando fai questo tipo di partita e perdi, chiaro che sei rammaricato. Purtroppo si sbagliano anche i rigori, si sbagliano anche le occasioni per pochissimo, ma la squadra questa sera, sia sotto il mio piano tecnico, sia sul piano tattico, ha giocato in diversi mondi. Durano 90 minuti, ci sono tante partite dentro la stessa partita e noi l’abbiamo interpretata bene insieme”.
A proposito del rigore, dopo l’Europa League, un altro episodio. Può farci qualcosa, lei, dal punto di vista psicologico? Sta diventando un peso per i suoi ragazzi e come sta Dybala? Sia fisicamente che mentalmente.
“Sì, la cosa peggiore di tutte, al di là del rigore sbagliato, che pesa, però pesa ancora di più l’infortunio che ha avuto in quelle circostanze, calciando il rigore. Quindi adesso dovremo vedere. Può recuperarsi, sicuramente, dopo la sosta. Mi dispiace perché Dybala sta facendo una serie di partite veramente da grande giocatore qual è. E questa è la perdita più grossa di questa serie”.
In questa partita c’è sempre un punto di partenza, in questa Roma la sensazione è che sia lì lì per crescere definitivamente per delle parti molto alte della classifica. Il bicchiere è sicuramente mezzo pieno?
“Certo, sta bene in campo, gioca anche più situazioni. Ci hanno penalizzati in questi due mesi, sicuramente abbiamo sbagliato quattro rigori su cinque, che sono veramente tanti e ci hanno tolto molto sia in campionato che in Europa. L’altra cosa che dobbiamo migliorare è che vedo molte squadre importanti nel finale con questi arrembaggi, neanche tanto come abbiamo fatto noi, che è stato veramente a lungo e prolungato, riescono comunque a tirare fuori l’episodio di testa o su mischia dove risolvono dei punti. Tante squadre ricorrono a questo, noi rispetto alle big ci mancano queste due cose: i rigori e questa capacità che, quando domini la partita, bisogna comunque portarla a casa”.
Gasperini, questa è stata una domenica segnata dalla scomparsa di Giovanni Galeone. Sappiamo quanto lei fosse legato a lui, è stato uno dei suoi maestri. Vuole condividere con noi l’insegnamento più bello che le ha lasciato?
“L’insegnamento più bello? Ci pensavo oggi, ricordo una partita giocando a Pisa nel finale del campionato, in lotta per raggiungere la promozione, come poi è stato. Era una partita decisiva, io nel finale della partita, all’epoca c’erano i due punti, ho fatto 3-4 passaggi indietro a metà campo al portiere, allora potevo prendere anche la palla con le mani. Lui, quando è finita la partita, mi ha detto: “Noi non ricorriamo a questi mezzucci, noi dobbiamo giocare la partita fino alla fine.” Il punto era molto comodo perché il calendario ci ha permesso di andare su. È stato un grande insegnamento, ce ne sono tanti altri, però questo è quello che ricordo meglio”.



