Corriere dello Sport – Mark Pannes: “Roma, qui studio lo stadio”

Un primo documento. Arrivato via internet, per mezzo di uno di social-network maggiormente in voga. Ci ha pensato Mark Pannes, manager del fondo Raptor di proprietà di James Pallotta e membro del consiglio di amministrazione della Roma. Pannes è uomo di fiducia del socio forte della cordata statunitense, Pallotta, è il suo vero e proprio braccio destro. E da mesi si sta occupando delle questioni relative all’investimento-Roma. “Stiamo lavorando al design del nuovo stadio” ha comunicato ieri, allegando una foto di uno studio in cui si riconosce Pallotta (di spalle) tra le immagini di tanti altri impianti. Pannes è sbarcato ieri sera a Roma, anticipando di una notte Joe Tacopina, vicepresidente giallorosso, che arriverà oggi, e di un paio di giorni il presidente Thomas DiBenedetto, che arriverà domenica. Il tema delle prossime riunioni operative quindi, oltre al prossimo aumento di capitale (prima tranche di 50 milioni di euro entro il 31 maggio), sarà chiramente lo stadio, vero fulcro dell’investimento fatto dai soci americani.

PROGETTO – Pallotta non sarà a Roma, almeno per le prossime settimane. Ma la foto che Pannes ha inviato non lascia dubbi: si sta occupando in prima persona di ciò che accadrà in futuro. Non prima del 2015 però, visto il recente accordo Roma-Coni per lo sfruttamento dello stadio Olimpico (la scadenza è fissata proprio tra tre anni). Lo studio pieno di foto di grandi stadi, dovrebbe essere quello di Dan Meis, vale a dire l’uomo scelto.
Oggi arriverà anche il vice presidente Tacopina. E domenica è atteso DiBenedetto per importanti riunioni per il progetto. L’architetto americano è specializzato nelle progettazioni sportive tramite la Populos, società che ha realizzato l’Emirates Stadium dell’Arsenal, lo stadio di football di Los Angeles, il Miller Park di Milwaukee e la Saitama Super Arena in Giappone. A lavoro c’è anche l’altro manager di fiducia di Pallotta, Sean Barror. Agli architetti, seppure c’è chi racconta che Pallotta nella foto stia indicando Anfield, casa del Liverpool, sono state date anche indicazioni su come è per ora soltanto immaginato il nuovo stadio della Roma. E sono stati indicati principalmente due modelli: lo stadio degli Houstons Texas e quello dei Dallas Cowboys, due delle maggiori squadre di football americano. Proprio Mark Pannes, dopo averlo incontrato recentemente già a Trigoria, ha definito Dan Meistop stade architecht”. DiBenedetto invece, aveva conosciuto Meis a Londra, nell’ottobre scorso, in una visita allo stadio dell’Arsenal. Anche lì, come detto, c’è il suo zampino.

TAPPE – E mentre sembra essersi sbloccato l’iter della legge per gli stadi, la Roma aspetta sempre il rapporto della Cushman & Wakefield che presenterà la lista dei possibili siti dove poter costruire in meno di ottanta giorni (fine giugno). La Roma accelera, comunque. E a giudicare dalle scelte, tra architetti ed advisor vari, vuole davvero il top.

Corriere dello Sport – Alberto Ghiacci

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