Il Messaggero (G. Lengua) – Tiago Pinto insisterà per avere Marcos Leonardo a gennaio. Il dirigente ha lasciato intendere che è pronto un nuovo assalto al giocatore in inverno, forte dell’accordo trovato con l’attaccante agli inizi di agosto e poi sfumato per una serie di scherzi del destino.

La beffa di vedersi chiusa la porta in faccia all’ultimo istante, si è però trasformata nell’opportunità di ingaggiare Lukaku agli sgoccioli del mercato (e dopo aver provato l’assalto ad Arnautovic Zapata). Una fortuna per certi versi, perché Romelu è un elemento più preparato del giovane brasiliano che, pur avendo dalle enormi prospettive, ha zero esperienza in Serie A: “Lo seguiamo da 15-16 mesi e l’accordo tra le tre parti era sulla buona strada”, ha spiegato Tiago Pinto.

Il giocatore aveva forzato la mano con il suo club, la Roma aveva anche fatto recapitare un’offerta valida (ma non totalmente convincente) e alla fine un insieme di eventi negativi hanno costretto il presidente Andres Rueda a bloccare tutto nonostante la precaria situazione economica della società: “In un paio di mesi un club storico come Santos si è ritrovato a lottare per non retrocedere, il coordinatore tecnico è stato licenziato, hanno cambiato allenatore e hanno venduto due ragazzi di 17 anni per 30 milioni di euro. Quindi la situazione si è complicata. Vendere il giocatore più importante durante la stagione era diventata una questione politica. Mi è dispiaciuto, ma è ancora un obiettivo”, ha detto Pinto.

E lo resterà fino alla sessione di mercato invernale quando la Roma (che sul versante femminile ieri ha definito la cessione record di Roman Haug al Liverpool, per oltre 100mila euro di cartellino) ci proverà di nuovo. Ma questa volta rischierà di non essere sola perché il Manchester United è intenzionato a tentare l’affondo. I Red Devils potrebbero superare con facilità i 20 milioni più 5 di bonus che Pinto ha offerto al Santos e assicurarsi facilmente il giocatore esercitando su di lui il fascino del club blasonato. Ecco perché la Roma aveva fretta di chiudere a inizio agosto pur spendendo quasi tutto il budget che aveva a disposizione per il mercato in entrata.