Stadio della Roma. Secondo giorno per votare l’interesse pubblico. Esaminati 65 emendamenti, si riprende domani alle ore 11.00

E’ iniziata la seduta dell’assemblea capitolina sul tema dello Stadio della Roma. La sessione per votare l’interesse pubblico sull’utilità pubblica del progetto rinnovato dello stadio è iniziata ieri con l’obiettivo di concludersi entro domani. All’avvio della seduta risultano assenti due consigliere pentastellate, Monica Montella e Gemma Guerrini – già assenti ieri – e Cristina Grancio, la consigliera sospesa dal Movimento dopo aver espresso perplessità sul progetto in commissione. Grancio, invece, ieri era presente.

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Ore 20.48 – “Da ore si è concluso il Comitato Mibact dei 5 Soprintendenti, ma non é ancora chiaro se abbiano davvero condannato alla demolizione l’Ippodromo di Tor di Valle, impallinando un vincolo di tutela voluto da organi dello stesso Ministero: nel caso, li ricondurremo alla ragione in Tribunale. Lo dichiara in una nota il presidente di Italia Nostra, Oreste Rutigliano, in merito al vincolo sulla struttura dell’architetto Julio Lafuente che sorge nell’area dove dovrebbe essere costruito lo Stadio della Roma.

Ore 20.40 – L’Assemblea capitolina ha esaurito l’esame dei 65 emendamenti ammessi alla delibera 38/2017 della Giunta Raggi sull’interesse pubblico nel progetto dello stadio di Tor di Valle. Rimangono da esaminare nella giornata di domani 41 emendamenti. La seduta è stata tolta e l’Assemblea è convocata per la mattina dalle ore 11 e i lavori procederanno a oltranza fino all’approvazione della delibera.

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Ore 19.40 – Sono 58 su 163 gli emendamenti alla delibera 138/2017 sullo stadio della Roma a Tor di Valle che sono stati giudicati ammissibili dagli uffici e che saranno discussi in Assemblea Capitolina. Lo ha comunicato all’Aula il presidente dell’Assemblea Capitolina Marcello De Vito, spiegando che 105 emendamenti sono stati giudicati inammissibili “poiché privi di ogni reale portata di modifica“. In Aula è iniziata da poco la discussione degli emendamenti rimasti in piedi e andrà probabilmente avanti fino alle 21 per proseguire domani quando l’Assemblea è convocata dalle 11 a oltranza.

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Ore 19.07 – “Da ore si è concluso il Comitato Mibact dei 5 Soprintendenti, ma non è ancora chiaro se abbiano davvero condannato alla demolizione l’Ippodromo di Tor di Valle, impallinando un vincolo di tutela voluto da organi dello stesso Ministero: nel caso, li ricondurremo alla ragione in Tribunale“. Lo dichiara Oreste Rutigliano presidente di Italia Nostra in merito alla questione Stadio della Roma.

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Ore 19.02 – Nel corso della seduta odierna dell’Assemblea Capitolina il gruppo Pd ha presentato una ‘questione sospensiva della delibera per il riconoscimento del pubblico interesse sullo stadio dell’As Roma a Tor di Valle. Il provvedimento però è stato respinto dalla maggioranza M5S. Secondo la capogruppo dem Michela Di Biasela votazione della delibera determinerebbe un ammanco di circa 30 milioni di euro alle casse comunali a seguito dell’esercizio della potestà urbanistica esercitata da Roma Capitale“. Mentre l’ex assessore all’Urbanistica Giovanni Caudo, successivamente ha spiegato che: “Il testo della delibera riporta la parola ‘conferma del pubblico interesse’ ma stravolge lo spirito del precedente provvedimento. C’è un valore di cubatura riconosciuto al privato per la compensazione urbanistica uguale alla delibera del 2014 quando il progetto è completamente cambiato. Noi siamo a favore dello Stadio ma qui il pubblico è sparito“. L’attuale titolare dell’Urbanistica ha poi replicato in Aula: “Abbiamo operato sempre nella tutela dei cittadini, l’interesse pubblico è stato sempre vitale per noi e il costo è stato verificato. Il calcolo è più complesso di quanto rappresentato in questa sospensiva”.

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Ore 18.50 – Lo Stadio della Roma è un’opportunità di crescita per la Capitale. Un volano economico per Roma che, soffre da troppo tempo, la mancanza di progettualità imprenditoriale e di infrastrutture moderne. Lo Stadio rappresenta esattamente tutto questo, il punto da cui ripartire per Roma e per l’economia. E’ evidente che la Capitale non può più attendere, sono indispensabili strutture sportive moderne, adeguate, oltretutto, agli standard europei. Non possiamo più pensare di utilizzare unicamente l’Olimpico per manifestazioni sportive e non. Con la costruzione del nuovo Stadio, inoltre, verrebbe potenziata l’intera tratta della Roma-Lido, con un investimento di 40 milioni. Un miglioramento atteso da troppo tempo. Forza Italia è stata sempre favorevole a questo tema. Era già favorevole quando è stato presentato il primo progetto, ormai due anni fa. Ciò non toglie che sono necessarie tutte le garanzie e tutele per i cittadini, sia nel periodo in cui ci sarà la costruzione del nuovo impianto sportivo, sia a struttura ultimata. Anche se l’ultimo progetto presentato è decisamente più stringente e ridotto a livello urbanistico, rispetto al primo; Forza Italia rimane coerente alle proprie scelte e domani si avvia ad un voto favorevole“. Queste le parole di Bordoni di Forza Italia.

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Ore 18.10 – “Nella delibera ci sono 45 milioni di euro per i treni e in più l’adeguamento delle infrastrutture con il tronchino di Acilia, non capisco a cosa faccia riferimento Legambiente“. Lo ha detto l’assessora alla Mobilità capitolina Linda Meleo, a margine dell’Assemblea capitolina, rispondendo a chi le chiedeva se fosse fondata l’obiezione sul taglio delle risorse in bilancio denunciato dal Pd capitolino e dalla organizzazione ambientalista.

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Ore 18.08 – “In aula Giulio Cesare arriva la discussione sulla nuova delibera di interesse pubblico per l’avvio del progetto Stadio a Tor di Valle. Legambiente ha sempre definito un grave errore il progetto stesso, per aumentare le previsioni di piano senza alcun taglio al cemento previsto altrove, per il posizionamento dentro il verde di un’ansa del Tevere dove cadrebbe un diluvio di cemento, e per le gravi conseguenze che subirebbero tutti gli utenti della Roma-Lido, già linea peggiore d’Italia oltre che la più frequentata“. E’ quanto si legge in una nota di Legambiente Lazio. Analizzando la nuova delibera è dura la reazione dell’associazione ambientalista: “Il consumo di suolo resta lo stesso e sparisce completamente il vincolo ad aumentare in maniera reale ed importante il numero di treni ogni ora sulla Roma-Lido, con annessa garanzia di raggiungibilità su TPL per almeno il 50% delle persone“, prosegue. “Con questo progetto, a Tor di Valle, arriverebbe un diluvio di cemento e consumo di suolo, peggiorerebbero i viaggi nel pessimo treno Roma-Lido, e aumenterebbe il traffico di automobili nell’intero quadrante -commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – chi vuole tutto questo, non si professi ambientalista! Questa delibera è addirittura peggiore di quella precedente e si sta facendo un enorme passo indietro su di un progetto già sbagliato di suo. Far costruire qualcosa come 700.000 metri cubi tra uffici e impianti sportivi, fuori dal piano regolatore, e senza alcun treno in più sulla tratta peggiore d’Italia, oltre che non essere neanche lontanamente una delle priorità di Roma, di certo non è interesse pubblico. Chiediamo a tutti gli eletti in aula Giulio Cesare di bocciarla per il bene della Capitale“.

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Ore 17.22 – Noi siamo a favore dello Stadio ma qui il pubblico è sparito. Il testo della delibera riporta la parola ‘conferma del pubblico interesse’ ma stravolge lo spirito del precedente provvedimento. C’è un valore di cubatura riconosciuto al privato per la compensazione urbanistica uguale alla delibera del 2014 quando il progetto è completamente cambiato. Mentre si è respinta la sospensiva l’amministrazione comunale perde 30 milioni di euro che potevano servire a finanziare il trasporto pubblico definanziato. Quello che si fa oggi sullo Stadio sarà un precedente gravissimo che altererà il rapporto pubblico privato nella città anche in futuro“. Lo ha detto l’ex assessore all’Urbanistica di Roma Giovanni Caudo, autore della delibera sullo stadio della Roma elaborata della Giunta Marino, durante una conferenza stampa del gruppo del Pd capitolino convocata a margine della seduta d’Assemblea. Tra i presenti alla conferenza, il vicepresidente della Camera Pd e consigliere Roberto Giachetti che ha ricordato: “Io ho fatto un’intera campagna elettorale difendendo lo stadio e sono stato attaccato e insultato da chi diceva che avevo rapporti compromessi con il privato. Questa delibera è una truffa alla città perché viene ribaltato il concetto di interesse pubblico. E’ un’operazione ai danni della città per pagare una cambiale elettorale. E’ anche saltato un assessore per questo“.

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Ore 15.56 – Abbiamo operato sempre nella tutela dei cittadini, l’interesse pubblico è stato sempre vitale per noi e il costo è stato verificato“. Lo ha detto l’assessore capitolino all’Urbanistica Luca Montuori replicando in Aula al Pd in merito alla questione sospensiva avanzata dal gruppo dei dem in Campidoglio sulla delibera dello stadio della Roma a Tor di Valle. “Il calcolo è più complesso di quanto rappresentato in questa sospensiva -ha spiegato Montuoricomprende anche l’aggiornamento dei valori e dei costi stimati di vendita immobiliare dell’area, con un calcolo attualizzato dal 2014 a oggi riportando gli oneri. Nella verifica abbiamo assunto di mantenere il prezzo di 805 euro a mq perché garantisce un maggiore interesse pubblico. Il calcolo integra il dato sui valori immobiliari del quadrante già utilizzati nella delibera 132/2014 e attualizzati a oggi“.

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Ore 15.56 – Respinta dalla maggioranza capitolina in Aula Giulio Cesare con 23 favorevoli e 7 contrari una questione sospensiva sollevata dal Pd sulla delibera 38/2017 contenente la conferma dell’interesse pubblico sul progetto dello stadio della Roma a Tor di Valle. “La votazione di tale delibera determinerebbe un ammanco di corresponsione di circa 30 milioni di euro alle casse comunali a seguito dell’esercizio della potestà urbanistica esercitata da Roma Capitale“, ha spiegato la capogruppo Michela Di Biase, “perché è stato confermato il precedente valore equivalente ai fini del calcolo della cubatura in compensazione anche se la tipologia edilizia scelta, la palazzina o comunque edifici bassi, ha una incidenza del costo di costruzione inferiore a quella dei grattacieli assunta nel precedente calcolo“. A titolo di esempio, si legge nella sospensiva, “in considerazione della variazione della tipologia edilizia da grattacielo a palazzina, il costo di costruzione con cui si calcola nella delibera precedente il valore equivalente per definire la cubatura in compensazione, portandolo da 1.700 euro a mq a 1.400 euro a mq e pertanto si modifichi il valore di 805,5 euro a mq in 1.100 euro a mq” e che pertanto “la cubatura concessa in aggiunta pari a 100mila mq contribuisca a un ammontare di opere pubbliche pari a 110 milioni di euro invece di 80,6 milioni di euro“. Tutto ciò premesso “si chiede ai sensi e per gli effetti dell’art. 65 comma 2 del Regolamento del Consiglio Comunale la sospensione della proposta di deliberazione in oggetto, fino a quando il valore in compensazione delle opere pubbliche non verrà formalmente ridefinito da parte degli uffici e rapportato alle mutate qualità assunte dal progetto“, ha concluso. La sospensiva, però, non ha passato la verifica dell’Aula dopo un intervento esplicativo da parte dell’assessore capitolino Luca Montuori.

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Ore 15.33 – Questione sospensiva (ex art. 65 comma 2 Regolamento del Consiglio Comunale approvato con Deliberazione C.C. n. 100/ e s.m.i.)

Oggetto: Proposta n. 38/2017. Nuovo Stadio in località Tor di Valle, ai sensi art. 1 comma 304 della legge n. 147/2013.

Conferma della dichiarazione di pubblico interesse alla proposta di realizzazione del nuovo Stadio a Tor di Valle di cui alla deliberazione di Assemblea Capitolina 132/2014, adeguata al mutato quadro delle condizioni ed obiettivi prioritari indicati nella deliberazione di Giunta Capitolina n. 48/2017.

Premesso che sulla proposta in oggetto

È stato confermato il precedente valore equivalente ai fini del calcolo della cubatura in compensazione anche se la tipologia edilizia scelta, la palazzina o comunque edifici bassi, ha una incidenza del costo di costruzione inferiore a quella dei grattacieli assunta nel precedente calcolo;

Considerato

Che a titolo di esempio in considerazione della variazione della tipologia edilizia da grattacielo a palazzina, il costo di costruzione con cui si calcola nella delibera precedente il valore equivalente per definire la cubatura in compensazione, portandolo da 1.700 €/mq a 1.400 €/mq e pertanto si modifichi il valore di 805,5 €/mq in 1.100 euro/mq.

Che pertanto la cubatura concessa in aggiunta pari a 100 mila mq contribuisca a un ammontare di opere pubbliche pari a 110 milioni di euro invece di 80,6 milioni di euro.

Tutto ciò premesso si chiede ai sensi e per gli effetti dell’art. 65 comma 2 del Regolamento del Consiglio Comunale la sospensione della proposta di deliberazione in oggetto, fino a quando il valore in compensazione delle opere pubbliche non verrà formalmente ridefinito da parte degli uffici e rapportato alle mutate qualità assunte dal progetto. La votazione di tale delibera determinerebbe un ammanco di corresponsione di circa 30 mln di euro alle casse comunali a seguito dell’esercizio della potestà urbanistica esercitata da Roma Capitale.

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