Lione. La squadra appesa al genio di Valbuena

Corriere dello Sport (V.Clemente) – Il Lione nelle ultime stagioni è stata una squadra piuttosto camaleontica, capace di alternare prestazioni di rilievo ad altre decisamente inguardabili, navigando sempre a vista. Nel campionato 2015/2016 il club francese ha quasi toccato il fondo (con la staffetta tra Hubert Fournier e Bruno Genesio) per poi rinascere dalle proprie ceneri e centrare la Champions League, mentre quest’anno il gruppo continua a crescere a corrente alternata. In Italia la squadra è stata sotto gli occhi di tutti già nella fase a gironi della Champions, dando filo da torcere, a tratti, anche alla Juventus, ma allo stesso tempo la squadra di Genesio ha mancato appuntamenti importanti, segno di una maturità che tarda ad arrivare. Emblema di questo percorso incompiuto i due cartellini rossi rimediati di recente nel derby contro il Saint Etienne, simbolo di una gioventù, dai piedi buoni, ma che pena a prendersi le proprie responsabilità fuori e dentro il campo: tra il colpo di stizza di Rachid Ghezzal e l’entrata a gamba tesa di Corentin Tolisso (spesso capitano della squadra nonostante i suoi 22 anni) su Fabien Lemoine, il messaggio passato fuori dal campo è stato piuttosto negativo.

I talenti non mancano in rosa eppure ad oggi Genesio non sembra esser riuscito a trovare quell’alchimia necessaria per far vivere le diverse personalità che si ergono all’interno della squadra. Il potenziale resta chiaro perché, quando in vena, la squadra sa trovare le geometrie giuste per mettere spalle al muro anche squadre tendenzialmente più forti: di recente le migliori prestazioni sono state senza dubbio quella contro il Monaco in campionato (3-1 allo stadio Louis II) o ancora contro il Marsiglia (3-1 in casa), senza contare altre goleade contro squadre minori e non ultimo il 7-1 rifilato agli olandesi Az Alkmaar. A lato ci sono sconfitte comunque pesanti che mostrano il lato debole di una squadra (troppo spesso) dipendente dalle prestazioni di Mathieu Valbuena che, quando ispirato, sa ancora far male.

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