Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – Il comandante Fazio si è ripreso la Roma e dirige la difesa come sa fare. Quella di Bologna è stata la quattordicesima partita di campionato chiusa senza subire gol e il difensore argentino c’era sempre, tredici volte da titolare e una sola, la prima, entrando dalla panchina. Quattordici su trentuno, per quasi la metà delle partite di campionato Szczesny è rimasto imbattuto. Difficile riesca a superare il rendimento di Buffon, ma la Roma è ben salda anche al secondo posto tra le migliori difese. Fazio è diventato il leader del reparto, anche se è arrivato solo la scorsa estate. Ieri Spalletti gli ha fatto i complimenti, indicandolo come uno dei migliori in campo. Con il ritorno di Juan Jesus a sinistra e il recupero dell’argentino (che contro la Lazio era rimasto in panchina perché non al meglio della condizione), Spalletti ha sistemato la difesa, che ha concesso undici gol in sei partite a Porto, Lione e Lazio. Le sei gare più importanti della stagione. Il tecnico toscano sembra orientato a proseguire con questo assetto tattico, dopo aver giocato per più della metà della stagione con la difesa a tre. Ma in questo finale di campionato non si cambierà più.
IL COMANDANTE – Fazio ha dimostrato di trovarsi meglio con la difesa a tre, ma la sua presenza è importante anche con questo modulo. Non lo chiamano “il comandante” a caso. Lui trasmette sicurezza a tutto il reparto, è il primo a impostare l’azione e qualche volta segna gol pesanti, ieri come contro la Fiorentina, oltre alla terza rete in Europa League. A Bologna la prima in trasferta. E’ servita per sbloccare il risultato e ripartire: «Abbiamo giocato a un ritmo più basso a causa del caldo, ma abbiamo controllato bene quasi tutta la gara. L’importante era ripartire subito con una vittoria». La squadra ha saputo restare corta e ha rischiato pochissimo: «Abbiamo gestito bene la palla, il campo era asciutto e complicava il ritmo della gara. Abbiamo finito in crescendo, era necessario vincere e prendere i tre punti. Ora pensiamo alla prossima partita». La Roma è tornata alla difesa a quattro e Spalletti adesso insisterà con questo modulo: «Era importante ritrovare solidità difensiva. Abbiamo gestito bene il reparto, giocando una buona partita. Dobbiamo mantenere la porta inviolata perché è importante per la squadra». Ora la Roma ha come obiettivo principale conquistare il secondo posto, dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia contro la Lazio che ancora brucia: «Dovevamo ripartire subito, sappiamo che è rimasto solo il campionato. Mancano sette partite, l’importante è vincere. Dobbiamo cercare di farlo in ogni gara, a cominciare da quella contro l’Atalanta». La Juve continua a non perdere colpi, ma la Roma resta nella scia: «Noi pensiamo solo alla Roma e a conquistare i tre punti in ogni giornata. Alla Juve penseremo tra un mese, quando giocheremo contro di loro».
SQUADRA UNITA – Spalletti ha detto che se non vince lascerà la Roma. Fazio preferisce non parlare del futuro del tecnico: «Noi non sappiamo niente. Sappiamo solo che adesso lui è l’allenatore e noi siamo i calciatori che vanno in campo. Siamo una squadra unita in tutti i sensi, con Spalletti e tra noi giocatori. Dobbiamo pensare solo a questa stagione». Nelle ultime quattro partite di campionato la Roma giocherà davanti alla curva tornata a riempirsi: «E’ importante aver ritrovato i nostri tifosi, era più di un anno che non entravano e ci aiuta molto sentire il nostro tifo che ci carica. Sabato avremo una bella partita in casa contro l’Atalanta. E poi ce ne saranno altre tre. Sappiamo che non è finita e che ci sarà da lottare fino alla fine».