Le 10 sfide della Roma

Tre giornate, dieci sfide. La Roma guarda al futuro consapevole dell’incertezza che rallenta i suoi progetti. La Champions, lontana dal sesto posto, è fondamentale, ma questioni come lo stadio di Tor di Valle vanno risolte a prescindere. Anche per riconquistare il consenso popolare, molto dipenderà dalle risorse economiche a disposizione. La scelta dell’allenatore non può essere condizionata dal budget, lo stesso dicasi per il mercato, tra l’esigenza di plusvalenze e l’obiettivo di mantenere alta la competitività. Andrà definito anche il futuro del capitano di ieri, Totti, e quello di oggi, De Rossi, tutt’altro che chiari.

Corsa Champions

9 punti nelle prossime 3 partite per arrivare a quota 68. Domenica lo scontro con la Juve, poi Sassuolo fuori e Parma in casa. Potrebbe non bastare se l’Atalanta (Genoa, Juventus, Sassuolo) riuscisse ad ottenere almeno 6 punti. Senza contare che se la Roma resta a pari punti con il Milan ha gli scontri diretti a sfavore.

Mercato

Molto dipende dalla posizione in classifica che occuperà la Roma a fine campionato. Con i soldi della Champions i giallorossi dovrebbero pensare al contenimento degli ingaggi, ma con un fronte di manovra per gli acquisti; senza, invece, si punterebbe su giovani di buone prospettive.

Plusvalenze

235 milioni di plusvalenze in 3 stagioni, una miniera d’oro che ha allentato la morsa del Fair Play Finanziario dell’Uefa. Per entrare nei parametri sono previsti sacrifici anche quest’anno: altri 45/50 milioni di plusvalenze.

Rinnovi

Il caso più caldo è quello di El Shaarawy, dopo una grande stagione, il cui contratto scade nel 2020. Segue Zaniolo, in scadenza nel 2023 ma che si aspetta un adeguamento. Da eliminare o irrobustire le clausole rescissorie di Lorenzo Pellegrini (30 mln) e Manolas (36 mln).

De Rossi

Ad un mese e mezzo dalla naturale scadenza del contratto, De Rossi e la Roma non si sono ancora incontrati per discutere del futuro. Non ci sono problemi tra le parti, ma la condizione fisica del giocatore rappresenta un interrogativo con il quale fare i conti.

Consenso

Fra le sfide giallorosse per il futuro c’è la riconquista del pubblico. Quest’anno l’Olimpico non si è riempito neanche nei big match, il pienone non si è registrato nemmeno nei derby. Domenica contro la Juve si batterà il record stagionale, poco più di 50.000 spettatori attesi.

Le gerarchie

Oltre a direttore sportivo e allenatore, ci sono altre posizioni da ridefinire a Trigoria. Quale sarà il ruolo di Totti? Quale quello di Massara, se arriverà un altro ds? In uscita Balzaretti e Vallone, traballa Tarantino per il settore giovanile, mentre Bruno Conti è in scadenza di contratto.

L’allenatore

Sono già 14 i nomi degli allenatori accostati alla Roma, mentre Baldini continua a sondare terreni per conto di Pallotta. Fienga, fallito l’assalto a Conte, attenderà le mosse dei grandi club per muoversi tra gli allenatori liberi. Restano aperte anche le due opzioni Giampaolo e Gasperini.

Lo Stadio

Dopo le lamentele pubbliche di Pallotta, ieri l’assessore Frongia ha assicurato che l’iter procede regolarmente. I tempi si stanno allungando e le elezioni europee del 26 maggio possono creare un ulteriore blocco nel percorso per lo stadio di Tor di Valle, con il rischio di mettere in vendita la società se il progetto si fermasse definitivamente.

L’organigramma

Gianluca Petrachi si è già messo in contatto con i vari procuratori dei giocatori della Roma per un colloquio esplorativo. Per accontentare il Torino però, con il quale ha un contratto fino al 2020, servirà un’intesa economica, magari attraverso il trasferimento di qualche calciatore.

 

Lo scrive il Corriere dello Sport.

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