Il Messaggero (A. Angeloni) – Sono undici i gol presi dalla Roma di Daniele De Rossi, su un totale di trentacinque. Delle squadre in corsa – teoricamente – per la Champions League, diciamo dal Milan alla Lazio, i giallorossi sono quelli che subiscono più reti. La sua squadra subisce più di quella allenata da Mourinho: 1,2 a partita, la media di reti incassate con lo Special, 1,37 quella con Daniele. Più alta invece è la media reti segnate: De Rossi viaggia a 2,75, quella mourinhana a 1,6. Se ti sbilanci, qualcosa concedi, insomma.

Ma il dato sensibile della Roma attuale è nel numero di reti incassate su cross dalle fasce. I due contro la Viola sono l’ultimo esempio significativo. Di testa aveva segnato anche Kastanos, in Salernitana-Roma. Dei quattro gol dell’Inter, solo quello di Bastoni era arrivato da una percussione centrale, in contropiede. Tutto questo non dipende dal modulo, la Roma ha sofferto le palle alte (o basse) dagli esterni sia giocando a quattro, sia giocando a tre (o cinque). Forse, in parte, questa difficoltà si può spiegare dalla costante assenza di Smalling, l’unico vero colpitore di testa della difesa giallorossa.