La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Oggi sarà uno dei più attesi, all’Al Awwal Stadium di Riad, dove la Roma alle ore 17.45 giocherà un’amichevole contro l’Al Shabab nell’ambito degli accordi commerciali chiusi con il main sponsor Riyadh Season. Anche perché la scorsa estate Romelu Lukaku è stato uno dei pochi giocatori a dire di no alle lusinghe arabe, nello specifico a quella ricchissima dell’Al Hilal.

In quel periodo, infatti, Big Rom flirtava con la Roma e aveva già deciso – di fatto – di accettare l’offerta giallorossa. Ma cosa succederà la prossima estate? Di certo gli arabi torneranno alla carica per portarsi a casa Lukaku. Ma, soprattutto, Romelu resterà ancora a Trigoria? Il tema è delicato e complesso ed è strettamente legato alla conclusione della stagione romanista.

Quando Lukaku la scorsa estate ha deciso di accettare la Roma in prestito (costo dell’operazione 7,38 milioni di euro) ha stabilito con il Chelsea una sorta di gentlemen agreement: i Blues lo hanno lasciato andare, in cambio lui ha accettato le condizioni per la prossima estate, quando chi vorrà Romelu dovrà sborsare 37 milioni di sterline (pari a 43 milioni di euro). Niente più prestiti, dopo i due fatti con l’Inter due anni fa e con la Roma quest’anno.

Il prossimo, infatti, sarà il quarto anno del contratto che Lukaku aveva firmato con il Chelsea nel 2021, dopo che gli inglesi avevano sborsato circa 115 milioni di euro per riportarlo a casa dall’Inter. E quei famosi 43 milioni di euro sono la cifra necessaria ai Blues per evitare di iscrivere a bilancio delle minusvalenze, cedendo Romelu. Ma come trovare tutti quei soldi lì?

Per la Roma la conditio sine qua non è il ritorno in Champions League, senza il quale qualsiasi sogno di potersi godere ancora il gigante belga va in fumi solo al pensiero. Attualmente Lukaku Roma guadagna 7 milioni, più uno di bonus, di fatto si è ridotto l’ingaggio rispetto a quello che guadagnava a Londra (circa 12), ma anche a Milano (8,5). Confermare Lukaku (che il 13 maggio farà 31 anni, ma a cui in caso andrà fatto almeno un triennale) vuol dire mettere insieme un’operazione da circa 80 milioni (tra costo del cartellino e ingaggio per tre anni), considerando anche che dalla prossima stagione non si potrà più usufruire del Decreto Crescita.