La Roma ferma Pjanic. Rüdiger via

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Il Corriere dello Sport (R.Maida) – Rinnovo per Pjanic, cessione per Rüdiger. E’ la strategia su cui sta lavorando concretamente la Roma all’indomani della fine del campionato, aspettando di conoscere il destino europeo che resta agganciato al playoff di Ferragosto. A Trigoria devono incassare una cifra piuttosto robusta entro il 30 giugno, per sistemare i conti del bilancio annuale, e dunque sono obbligati a «toccare uno o due giocatori » come ha spiegato Spalletti nel dopo-partita di San Siro.

VOLONTA’ – La situazione è liquida, in piena evoluzione. L’allenatore tra oggi e domani avrà un confronto con i dirigenti per fare il punto della situazione. Con un certo ottimismo, perché nessuno tra i calciatori più importanti ha chiesto la cessione. Non Nainggolan e non Pjanic. Che anzi vogliono rimanere. Tutti e due, se trattenuti, avranno un ritocco di stipendio. E nel caso di Pjanic, un favoloso nuovo contratto (quello attuale scade nel 2018) che eliminerà per sempre la scomoda clausola rescissoria, una scrittura privata da codice civile che consentirebbe a Pjanic di liberarsi per 38 milioni entro la fine di luglio. Il giocatore piace alla Juventus al Bayern soprattutto. Ma mentre la Juve non ha intenzione di pagare la famosa clausola, per rapporti di buon vicinato e anche per l’entità dell’investimento, all’estero i club principali si interrogano sull’occasione di mercato: Pjanic è stato insieme con Pogba il centrocampista migliore del campionato. Ieri sera intanto l’a.d. juventino Marotta ha chiarito che l’affare non è imminente: «Pjanic alla Juve? E’ una balla – ha detto – lo ha scritto anche la Roma. Se Paratici è a Roma (ieri il ds era all’Olimpico, ndr), può essere anche per altri motivi…».

LONDRA – Alla Roma quei soldi servirebbero. Ma chissà che il gatto maculato Sabatini non riesca a reperirli altrove: attraverso la vendita dei giovani che hanno giocato in prestito in questa stagione (Paredes e Sanabria) e soprattutto con l’addio di Toni Rüdiger, protagonista di un ottimo girone di ritorno dopo le difficoltà iniziali. Nei giorni scorsi c’è stato un contatto tra il Chelsea e la Roma, siamo probabilmente al via di una vera trattativa che già era stata impostata nel giorno del blitz londinese di Sabatini. Rüdiger, che nei prossimi giorni verrà acquistato per intero dallo Stoccarda a 9 milioni e poi messo sul mercato per 25. Rüdiger, che ieri ha mandato un messaggio di solidarietà proprio alla sua vecchia squadra che è retrocessa nella seconda divisione tedesca, già sa che dopo gli Europei potrebbe ricominciare al Chelsea. Al suo posto la Roma valuterà l’inserimento di Benatia, che continua a offrirsi ma può tornare soltanto se il Bayern lo presta, oppure la valorizzazione di un difensore in ascesa, come l’austriaco Aleksandar Dragovic, da cinque anni nel mirino di Sabatini.

ALTRO – Un altro giocatore in partenza è l’attaccante nigeriano Sadiq, lanciato da Garcia in Serie A e poi rientrato nei ranghi (senza brillare) della Primavera. Il Lipsia, neopromosso in Bundesliga, ha presentato un’offerta da 7 milioni che la Roma potrebbe anche accettare: riscattato dallo Spezia per 2,5 milioni, porterebbe una plusvalenza consistente e anche qualche rimpianto, dal momento che a soli 18 anni aveva segnato 2 gol in Serie A.

MOVIMENTI – Più difficile sarà la collocazione di Edin Dzeko, che ha un contratto lungo (2020) e ricco (4,5 milioni a stagione). Gli ultimi due mesi da riserva fissa ne hanno ritoccato verso il basso l’appeal internazionale. Pagato un anno fa circa 18 milioni, oggi può fruttarne non più di 10. Per questo la sua posizione è incerta. Siccome Spalletti ha chiesto che un centravanti di ruolo nella rosa ci sia, la Roma cercherà di cedere Dzeko e di sostituirlo con uno specialista del settore più giovane e aitante: il nome di Alexandre Lacazette (Lione) resta in cima ai pensieri della società. Se invece Dzeko resta, la Roma proverà a rigenerarlo. Necessità che diventa virtù, forse.

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