La coppia dei campioni

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Il Tempo (A.Austini) – Metti insieme un bosniaco e un egiziano. Edin e Momo, così diversi e così perfetti per giocare in coppia: costati 40 milioni di euro in due, stanno viaggiando su numeri da mostri sacri del calcio, al momento i migliori in Europa. In Italia non li “vede” nessuno, fuori faticano a stargli dietro persino Messi e Suarez. Pazzesco. Sì, Dzeko e Salah hanno segnato più di qualsiasi tandem nei maggiori campionati del continente: 18 gol complessivi, 10 del centravanti slavo e 8 dell’imprendibile saetta africana, oltre a 19 assist a completare una produzione offensiva impressionante. In Liga spagnola il duo delle meraviglie del Barcellona si è fermato a 16 reti, idem Cavani e Lucas in Francia col Psg. Solo aggiungendo le marcature nelle coppe Dzeko e Salah vengono superati dalle suddette coppie: i romanisti salgono a 21 centri, Cavani-Lucas a 23 e Messi-Suarez a 27. Restando nel recinto italiano tutti gli altri inseguono a debita distanza: Immobile-Keita, Icardi-Perisic e Belotti-Ljajic sono fermi a 13 marcature, ancora più indietro la “coppia dei sogni” Higuain-Dybala a 10. Ma va detto che il Pipita è partito quattro volte dalla panchina mentre il suo connazionale si è infortunato. La Juventus distribuisce in modo più omogeneo i gol anche se i marcatori stagionali sono 11 come quelli giallorossi. La classifica da ragione ad Allegri, ma Spalletti ha ottimi motivi per sperare ancora di competere: la differenza reti della Roma è migliore, +17  a+ 16. L’attacco atomico sposta più in termini numerici della difesa tuttora perforabile. E due attaccanti così efficaci contemporaneamente a Trigoria non si vedevano da un pezzo.

Nella stagione dello scudetto, coppe comprese, Batistuta e Montella hanno realizzato 39 reti in due, alle quali vanno aggiunte le 16 di Totti. Il tridente migliore di sempre, ineguagliabile, forse l’unico superiore in assoluto a quello di oggi, dove la classe di Perotti si aggiunge ai movimenti di un centravanti completo come Dzeko e agli strappi impressionanti di Salah. Totti è il trait d’union di tre generazioni romaniste e, a parte Batistuta e Montella, non ha mai avuto un partner offensivo capace di segnare a raffica. Più indietro nel tempo, per trovare un tandem memorabile bisogna tornare a Balbo-Fonseca, 32 reti complessive nella stagione 1994/95. Oppure a Voeller-Rizzitelli, capace di metterne insieme 38 nell’indimenticabile 1990-91, quello delle due finali di Coppa Uefa e Coppa Italia. Negli anni ottanta si giocava un altro calcio e dietro Pruzzo si sono alternati Falcao e Cerezo come secondo miglior marcatore della squadra nelle due stagioni più proficue del ciclo di Liedholm.

A Spalletti vanno benissimo il bosniaco e l’egiziano, ora deve pregare che tornino sani dalle nazionali e poi, a gennaio, gufare l’Egitto di Salah in Coppa d’Africa. Intanto lo sosta aiuterà a recuperare Totti, Manolas ed Emerson, a curare la caviglia di Paredes, la pubalgia di Vermaelen e il ginocchio di Mario Rui. Per vincere non bastano quei due. Ma possono aiutare. Molto.

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