Il Romanista – Konsel ritorna a Trigoria: “Che grande Stekelenburg”

Sono passati tredici anni dall’ultima volta che è sceso in campo con la Roma e lo ha fatto solo per due stagioni. Eppure Michael Konsel è rimasto nel cuore dei tifosi giallorossi, tanto che ogni volta che si stilano delle classifiche dei migliori per ogni ruolo, ecco che il suo nome rispunta fuori. Sul podio dei portieri ci sono sempre Tancredi e Masetti, ma poi parecchi inseriscono proprio lui. Che, pur essendo arrivato nella Capitale sul finire di carriera, ha comunque lasciato il segno. Ieri il portierone austriaco, che le tifose romaniste ricordano anche per il suo viso da modello, è tornato a Trigoria e al canale tematico giallorosso ha rilasciato un’intervista parlando della Roma di oggi e anche di se stesso. A partire dal suo libro dal titolo “Niente paura dagli 11 metri“: “Da dove nasce l’idea? Volevo raccontare la mia storia e anche del mio periodo qua. Ci sono delle foto, ci sono tante cose. Ho ricordi bellissimi con tutti quanti. Lo stadio, la gente, i tifosi sono per me indimenticabili. Per me tornare qui è sempre bellissimo. Forse faremo anche la versione del libro in italiano”.

Ma cosa fa adesso Miki? Di certo non sta con le mani in mano. Andando a frugare su internet si trovano sue foto sulla pista da ballo, oppure a serate di gala, o addirittura a sfilare in passerella. Ma al centro della sua vita c’è comunque il calcio, come ha confermato lui stesso: “Faccio il telecronista e scrivo qualcosa sul giornale più importante in Austria”. Ora nel ruolo che è stato suo in giallorosso c’è un certo Maarten Stekelenburg che ha già convinto tutti i tifosi sulle sue qualità. Per l’olandese arriva anche la benedizione di Konsel: “E’ un ottimo portiere, veramente buono. Ha grande presenza ed è grande con i piedi”. Lui sì, il nostro campionato un po’ meno. Nel senso che dagli anni 90 ad oggi ha perso colpi e campioni: “Forse la Serie A è calata come qualità, ce n’è un po’ meno di quando giocavo pure io, ma è sempre affascinante. Quali grandi giocatori mi ricordo in particolare? Mah, tantissimi. C’erano con noi Cafu e Aldair, fortissimi. E poi Totti che ho visto agli inizi della sua carriera. Poi, ovviamente, gente come Ronaldo, Zidane, Batistuta, Inzaghi”.
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