Keba, il baby che spera di convincere pure Spalletti

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La Gazzetta Dello Sport (F.Oddi) – Un mesetto fa, quando dopo la tripletta al Bologna gli venne chiesto come avrebbe fatto a sostituire Salah con la Coppa d’Africa, Spalletti rispose che c’erano giocatori forti anche nella Primavera. Non fece nomi, ma in tanti pensarono al senegalese Keba Sidy Coly, 9 gol fino a quel momento in 2 mesi di gare, nel frattempo diventati 12. Una volta riavuto Rüdiger il tecnico toscano ha cominciato a provare una soluzione diversa, con Bruno Peres più avanzato, ora che il brasiliano sembra aver chiuso il 2016 le porte per i baby si potrebbero anche riaprire. Resta da vedere se sarà proprio Keba ad approfittarne: con la prima volta all’Olimpico del terzo portiere Stefano Greco, in panchina con il Milan per l’influenza di Crisanto (e i problemi fisici di Lobont e Romagnoli), sono 15 i ragazzi della Primavera inseriti nella numerazione della prima squadra, la punta africana è l’unico titolare a non aver avuto l’onore.

NIENTE LISTA B – Un’occasione importante Keba l’ha persa per motivi di regolamento: è stato tesserato quest’anno, per cui non aveva i requisiti per essere inserito in lista B, e venire convocato contro l’Astra Giurgiu. Al suo posto in panchina c’era l’altro esterno d’attacco Filippo Franchi: non è titolare in Primavera, è ancora alla ricerca del primo gol in campionato, ma con 4 stagioni di Roma alle spalle rientrava nei parametri richiesti dall’Uefa. Sembra difficile che il grande giorno arrivi con la Juve per il senegalese, anche perché quel giorno la Primavera avrà una delle gare più difficili, a Bergamo contro l’Atalanta. E 3 volte su 4 — l’eccezione col Frosinone, ultimo — quando la prima squadra gioca lo stesso giorno, i ragazzi vengono mandati a giocare con De Rossi, piuttosto che in panchina con zero chance di entrare: a Napoli, per dire, Spalletti si portò solo 19 elementi. A Torino dovrebbe averne un paio in più: servisse un ragazzo andrebbe Soleri, squalificato in Primavera dopo il rosso col Palermo.

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