Quando si va a scuola dai migliori, non si può fare altro che studiare per essere a propria volta uno dei migliori. E’ il caso di Miralem Pjanic, cecchino (quasi) infallibile sui calci di punizione e studente modello alla scuola di calci piazzati di Juninho Pernambucano. Compagni di squadra al Lione, Pjanic passava intere ore ad ammirare il compagno per rubare con lo squadro ogni singolo movimento per poi ripeterlo. Lo stesso Juninho ricorda quei momenti in un’intervista all’Equipe.fr, elogiando l’ex compagno di squadra:
“Mire è sempre stato interessato alla mia tecnica su calcio di punizione. Era giovane, ancora molto leggero fisicamente ma ha mostrato da subito una qualità sorprendentemente considerevole, con sempre grande serietà. Ha sempre avuto voglia di esercitarsi e lavorare, cercando di farlo ogni volta di più. E’ difficile paragonarlo a me, perché non mi piace parlare di me in generale. Mire ha una qualità incredibile, potrebbe essere il miglior calciatore di punizioni ad oggi. E’ molto efficiente e continuo, questo è l’aspetto più difficile. E’ in grado di calciare in modi diversi; io gli ho detto che ripetere il gesto è la cosa più importante, faticosa sì, ma importante. Il suo modo di calciare ? Ognuno ha il proprio, con un modo di posizionare la palla, di bilanciare il corpo, di concentrarsi e prepararsi all’esecuzione. Su tutti questi aspetti, devo dire, è molto simile“.
