Inzaghi: “Loro favoriti ma noi uniti. Senza distrazioni possiamo batterli”

Corriere della Sera (S.Torrisi) – Dopo mesi di crescita costante che l’hanno riportata tra le migliori espressioni del calcio italiano, la Lazio si presenta stasera (fischio d’inizio alle ore 20.45, arbitra Irrati) per la seconda volta in questa stagione all’esame della Roma. Andata della semifinale di Coppa Italia a cui la squadra biancoceleste è arrivata seguendo le idee di Simone Inzaghi, le stesse che le hanno dato lo sprint per raggiungere quota 50 punti in campionato. Una partita, quella di stasera all’Olimpico, che non vedrà scendere in campo nessuno dei tre superstiti dello storico successo del 26 maggio 2013, che consegnò la coppa alla Lazio nell’unico derby-finale finora giocato: per squalifica, infatti, salteranno la gara Lulic, match-winner di quel giorno indimenticabile per il club biancoceleste, e Radu. Per infortunio, invece, non vedremo in campo il portiere Marchetti, sempre alle prese con il problema a un menisco da un paio di settimane lo tiene fuori squadra. A sostituirlo tra i pali sarà ancora il giovane albanese Strakosha, che il 26 maggio di quattro anni fa sedeva invece in panchina come terzo portiere. Assenze (alle quali si aggiunge anche quella di Patric) che non preoccupano più di tanto Inzaghi.

«Non è certo un caso il fatto di essere arrivati tra le quattro più forti in Coppa Italia e avere 50 punti in campionato. Questi sono risultati che ci siamo guadagnati faticando durante 6-7 mesi eccezionali – ha spiegato il tecnico biancoceleste – La Lazio è una squadra forte ed unita, che mi ispira una grandissima fiducia pure di fronte ad una Roma capace di giocare un ottimo calcio». Entrando nel dettaglio tecnico della partita, Inzaghi si sofferma sugli atteggiamenti che serviranno per gestire al meglio il doppio confronto. «La Roma è favorita, ma con una partita attenta potremo metterla in difficoltà. Dovremo ragionare in maniera diversa visto che questa di coppa è una sfida sui 1centottanta minuti. Il derby di andata in campionato ci ha insegnato molto: sappiamo bene, infatti, che si tratta di una gara particolare in cui si corre il rischio di pagare ogni minima disattenzione. In quell’occasione giocammo meglio di loro per due terzi di partita, ma gravi errori individuali ed altri fattori ci condannarono ingiustamente alla sconfitta». Inzaghi ha difeso i giocatori dalle critiche piovute addosso dopo la vittoria risicata e la gara sottotono disputata domenica scorsa contro l’Udinese. «Ci è capitato un paio di volte in ventotto gare, non mi pare un dramma. Domenica forse è successo perché già si pensava a questo derby. Ne ho vissuti tanti da calciatore e so che una cosa del genere può accadere».

La sfida non riuscirà a riempire l’Olimpico: circa 25mila saranno gli spettatori , un costante calo di affluenza che Inzaghi pensava di avere contribuito a combattere con i risultati e il gioco espressi dalla Lazio. «Mi dispiace molto sentire questi numeri. Eppure paragonando i 40mila dell’ultimo derby alle 10mila presenze della mia prima gara dello scorso campionato contro l’Empoli, credo si sia fatto comunque un passo avanti. In ogni caso – conclude il tecnico – sentiamo che i nostri tifosi, soprattutto in trasferta, vogliono starci vicini. E cercheremo di mettere in campo una grande prestazione anche per loro». 

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