Il Corriere della Sera (P. Tomaselli) – Dopo aver raccolto la miseria di 3 punti nelle prime 3 partite, l’Inter di lotta e di governo stende la Roma con un gol immediato di Bonny e pur soffrendo nel secondo tempo centra la quarta vittoria di fila, la prima in uno scontro diretto dopo 7 mesi (sempre contro Gasp, allora a Bergamo), che vale l’aggancio ai giallorossi a quota 15.

Attorno al terzo gol del francesino l’Inter costruisce un primo tempo fatto di duelli vinti e va vicina al raddoppio, concretizzando però solo in parte il dominio. «Abbiamo perso per un episodio e per troppa leggerezza» sostiene Gasperini – alla nona sconfitta di fila contro l’Inter – riferendosi forse anche alla leggerezza del suo attacco iniziale con Dybala falso nove e non solo a quella dei suoi difensori sul gol.

E dire che una volta esaurita la pila di Calhanoglu, la Roma a inizio ripresa testa più volte le qualità di Sommer, soprattutto con un tiro secco dello stesso Dybala sul primo palo, deviato col polso dallo svizzero e poi con Soulé. Un’uscita da brividi del portiere, però mette Dovbyk nelle condizioni di segnare di testa a porta vuota: l’ucraino fallisce l’occasione più clamorosa, alzando troppo il pallone.