Insigne-Callejon: fantasia e gol. Iago-Salah, è dura

Iago_Falque_Salah_ASRoma

La Gazzetta dello Sport (P.Archetti) – Il primo dato che luccica dal confronto sulle fasce tra Napoli e Roma è che non ci sarà equilibrio se Maurizio Sarri potrà sistemare la coppia titolare, mentre Rudi Garcia dovrà cercare di recuperare la condizione dei suoi esterni più collaudati. Gli spifferi che escono da Trigoria raccontano di tentativi logici e cocciuti per recuperare Gervinho, tolto dal campo a Torino dopo 25 minuti e dalla formazione mercoledì contro il Bate, quando già i fogli erano stati stampati e distribuiti. Al momento però Lorenzo Insigne e Josè Callejon dovrebbero reggere il paragone con Mohamed Salah e Iago Falque. Le tipologie dei giocatori sono diverse, dei quattro soltanto lo spagnolo- napoletano è la classica ala che corre e crossa. Insigne rientra e chiama lo scambio breve, oppure mira alla porta; Salah sprinta e viene attratto pure lui dallo specchio; Falque è utile anche per ripiegamenti e spostamenti centrali, vedi la marcatura su Biglia ad un certo punto del derby, l’ultima partita vinta dalla Roma.

LARGHI SE POTETE – Il Napoli ha raggiunto il 63 per cento di giocate dalle fasce; la Roma arriva al 62. Pochissima differenza, come nei gol, 28-30, oppure nei tiri in porta: 89-90. Con la Fiorentina, pure a 30 reti, sono le migliori fasi offensive del campionato. Insigne, oltre ad essere il «capocannoniere degli esterni» con sette reti, è il più redditizio nella fabbrica delle idee: perché il numero 24 viaggia a una media di occasioni create (2,33) molto superiore a quella dei colleghi, come si vede nel grafico. Tutta la sistemazione difensiva della Roma è approssimativa e anche dai recinti laterali non arrivano certezze: le scene simbolo di questo disagio sono due occasioni in fotocopia contro il Torino (Belotti azionato da Baselli sul lato sinistro) e il Bate Borisov (Gordeichuk servito da Volodko): Szczesny le ha respinte, meritandosi complimenti planetari, ma Insigne avrà memorizzato. Si passa così facilmente da quelle serrature svitate. Soltanto in casi estremi Sarri inverte gli esterni: quindi Callejon punterà Digne con il consueto scopo di mettersi a servizio: zero gol per lui finora ma 24 cross.

CERCASI FIDUCIA – Se Garcia riesce a recuperare Gervinho, acquista profondità nelle ripartenze, imprevedibilità nello sviluppo dell’azione e anche più abitudine al gol, visto che l’ivoriano è a quota sei in campionato e Falque soltanto a uno. Ma anche Salah è reduce da infortunio e due protagonisti con «poco campo» nella gambe aumentano le incertezze. Quindi l’allenatore nella bufera sta provando anche il 4-3- 1-2, alzando Pjanic, e sistemando Salah all’altezza di Dzeko. A questo punto non è scontato che lo scorrere del gioco sia solamente centrale. I grafici delle finalizzazioni fanno sconfinare gli sprint dell’egiziano sul centro destra. Spesso prova a infilarsi con rapidità fra il centrale difensivo e l’esterno: facendoli stringere, apre il fianco per la salita di un compagno, oppure la finta sovrapposizione gli libera il varco dell’area. Salah ha uno score di cinque reti in 12 tiri in porta. Quando colpisce, riesce a far male.

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