Il mago Eusebio

Corriere dello Sport (R.Maida) – Alternando le coccole ai rimproveri, i vezzeggiativi ai diminutivi, Eusebio Di Francesco ha risolto due piccoli casi che creavano interrogativi all’interno della Roma: Nainggolan ed El Shaarawy. La sua prossima sfida è valorizzare l’acquisto più caro della storia della Roma, rimasto indietro sulla griglia degli attaccanti come le macchine di Formula Uno quando si spegne il motore: Patrik Schick. Ma conta di riuscirci attraverso l’unico sistema che conosce: lavorare.

EL SHA – Del resto anche El Shaarawy sembrava sparito, nascosto dentro a quel carattere un po’ malinconico che lui stesso dice di voler migliorare. Dalla tribuna di Kharkiv al gol di Crotone, con in mezzo molte panchine, sono passate solo tre settimane. Eppure da domenica la Roma ha recuperato un giocatore importante, che può aumentare di molto l’efficienza offensiva. Dietro a Dzeko, ora c’è El Shaarawy nella classifica dei marcatori stagionali (6 in campionato, 2 in Champions).

RADJA – Ancora più riuscito è stato il dialogo con Nainggolan, che a Crotone ha giocato finalmente una partita old style, quindi decisiva. Non era un problema di ruolo, di 4-3-3 o di 4-2-3-1, ma solo di condizione psicofisica. Da inizio novembre a poche settimane fa aveva giocato nonostante una piccola lesione a un polpaccio. Risolto il guaio, le cose sono improvvisamente cambiate. «Con Radja parlo dal primo giorno di ritiro – ha detto Di Francescoha sempre accettato le mie scelte, giocando sia da interno sia da trequartista. Sta crescendo e finalmente ha inquadrato la porta, sfruttando una delle occasioni che gli sono capitate. Speriamo che continui così».

IL GIOVANE – Schick invece resta ai margini della squadra: «Non era il momento opportuno per farlo entrare. Patrik deve lavorare e crescere, deve capire che non è già arrivato, sta lavorando per mettersi a disposizione della Roma ma non posso ragionare individualmente sui giocatori. Devo pensare all’interesse generale». I risultati fin qui gli stanno dando ragione ma Schick prima o poi dovrà essere inserito: è incredibile che la Roma sia arrivata ai quarti di Champions senza utilizzare neppure per un minuto i due principali rinforzi estivi (l’altro è Karsdorp, ancora infortunato).

ENDORSEMENT – Intanto, un attestato di stima pubblica giunge a Di Francesco da Diego Perotti. «E’ uno dei tre allenatori più importanti della mia carriera – ha detto al Clarinmi ha insegnato a entrare dentro al campo, tra le linee. Gli devo molto».

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