Corriere dello Sport (C. Zucchelli) – Se sarà per un periodo lungo, o solo fino a gennaio, nessuno lo sa, ma intanto Rick Karsdorp è tornato ad essere una risorsa preziosa per la sua squadra. E fa pensare che sia così nell’unico ruolo in cui la Roma, numericamente, è più che coperta.
Arrivato nel 2017, praticamente primo acquisto di Monchi, è nella Roma, a fasi alterne, da una vita. E la città dove sono nati i figli, che ha curato il suo primogenito in un momento complicato. A modo suo, nonostante un carattere particolare (dopo 6 anni ancora fa interviste in inglese, tanto per fare un esempio), Rick alla Roma è legato davvero. E a Mourinho ancora di più, anche se esattamente un anno fa il loro rapporto iniziava a scricchiolare per degli atteggiamenti sbagliati dell’olandese in allenamento.
Ma Rick, che può avere un carattere particolare ma stupido non è, ha chiesto scusa, a lui e al club, ed è stato reintegrato. Non ha giocato tanto, anche per ulteriori problemi fisici, ma si è messo sotto in ritiro ed è sceso in campo in quattro delle ultime sei, di cui tre dal primo minuto. A gennaio, poi, sarà un’altra storia: l’olandese ha un contratto fino al 2025 ed è chiaro che la Roma vorrà provare a cederlo prima per non perderlo a zero. In estate c’era stata la possibilità di tornare in Olanda o di andare in Germania, ma le offerte non sono mai diventate concrete e non hanno convinto né lui né la Roma. E neppure la famiglia, visto che Astrid, sua moglie, è italiana, di origine siciliana. Il rinnovo, ad ora, sembra utopia, ma sembrava utopia anche rivederlo in campo dopo le parole di Mourinho nel novembre scorso.
Un anno dopo aver quasi perso la Roma, definitivamente, per Karsdorp sarà questo il compito più arduo. In tutto questo, però, un ruolo determinante potranno averlo i compagni: anche nei momenti più complicati della sua avventura romanista, Rick ha sempre avuto un buon legame con il gruppo. Abita a Casal Palocco, la moglie e i figli sono integrati con le famiglie degli altri giocatori e non è mai stato escluso.
