Il fisioterapista di Ibanez a PR: “Roger ha una condizione fisica spettacolare grazie alla Roma, Trigoria è stupenda”

Pagine Romaniste (E.Bandini)Roger Ibanez in un anno è diventato uno dei leader della difesa della Roma. Il merito del successo in parte è anche grazie al lavoro del suo fisioterapista personale, Fernando Oliveira. I due sono legati da una grande amicizia di oltre 6 anni ed hanno iniziato a lavorare insieme prima che la carriera del difensore iniziasse. Queste le parole di Oliveira in esclusiva ai nostri microfoni:

Fernando inizierei con una tua piccola presentazione…
Io sono un fisioterapista ed è da 11 anni che faccio questo lavoro tra studio e pratica. Nello specifico ho studiato per diventare un fisioterapista sportivo, ho preso anche il diploma della Fifa in Medicina Sportiva. Nel 2015 ho avuto anche una breve esperienza nello Sporting Clube de Portugal. Oggi il mio lavoro e il mio scopo professionale si chiama “For-One, Fisio and Performance”. Il nome deriva dal numero della maglia di Ibanez, il 41. L’ha sempre avuto alla Fluminense, all’Atalanta e nel primo anno alla Roma. Il nome deriva anche dal fatto che “for one” significa “per uno”, quindi identifica il lavoro individuale che faccio io. Questa è la mia filosofia di lavoro per le valutazioni di un singolo atleta.

Da quanto tempo lavori con Ibanez? Che rapporto c’è tra di voi?
Io lavoro con Roger da 6 anni ormai. Abbiamo iniziato a lavorare nel sud del Brasile all’inizio della sua carriera. Lui è sempre stato un calciatore interessato al mio lavoro, ha sempre avuto una buona condizione fisica grazie agli allenamenti e al recupero. Quando è andato alla Fluminense e tornava durante le vacanze lavoravamo sempre insieme. All’Atalanta è successo la stessa cosa con il lavoro nelle vacanze. Adesso sono qui a Roma con lui da quasi quattro mesi, per me questa è una grande opportunità ma anche per lui è molto utile (ride, ndr).

Per un calciatore quanto è importante lavorare in autonomia anche dopo gli allenamenti per prevenire gli infortuni?
Il lavoro che facciamo è ovviamente autonomo, a casa. Ormai questa è una realtà molto forte per ogni calciatore con una grande mentalità. Per prima cosa perché un calciatore rimane nel centro sportivo del club solo per 2-3 ore al giorno e dopo va a casa. Quindi questo tempo libero è molto importante per allenarsi ulteriormente. Poi dopo i risultati di questo lavoro si vedono in campo durante le partite.

Lavori utilizzando tecniche e macchinari innovativi come la termografia a cui si sottopone regolarmente anche Ibanez. Esattamente che cos’è?
La termografia è un eccellente macchinario per una valutazione di specificità di sovraccarico muscolare. Una cosa è lavorare in un modo globale con ad esempio un’ora di massaggi per lo scioglimento dei punti di tensione, però dopo che faccio questa valutazione specifica utilizzando la termografia posso vedere esattamente i punti con maggiore sovraccarico.

In questo primo anno alla Roma abbiamo apprezzato molto l’elasticità nelle scivolate e la velocità di Ibanez. Queste qualità come si allenano e si preservano?
La velocità si può allenare tranquillamente con un allenamento smart. Ormai la tecnologia nello sport è molto avanzata. Bisogna avere un’attenzione anche per i più piccoli particolari, dalle nuove tecnologie puoi trovare risposte specifiche per qualsiasi caratteristica. Per esempio, è fondamentale fare molta mobilità e stabilità durante la settimana per allenare l’elasticità. Inoltre noi ci appoggiamo anche “Physimax” per delle valutazioni bio-meccaniche sull’esplosività muscolare.

In settimana Ibanez ha avuto un piccolo affaticamento muscolare. Secondo te, le troppe partite ravvicinate possono essere un problema per la salute dei calciatori? E’ difficile recuperare al meglio tra una partita e l’altra…
Sì assolutamente. Da quando sono arrivato qui a Roma è il nostro obiettivo. La nostra sfida è fare un buon recupero. Questa è una stagione totalmente diversa, quasi atipica. Roger è un grande professionista fuori e dentro dal campo. Quest’anno ha giocato tutte le partite in Serie A, 22 su 22. Adesso nei prossimi 10 giorni ci sono 4 partite, due col Braga in Europa League e due in campionato contro Benevento e Milan. La nostra sfida è proprio quella di recuperare al meglio e farci trovare pronti per tutte queste partite da qui a fine stagione.

Cosa ne pensi di Trigoria e delle sue strutture come la palestra o le piscine?
Il centro sportivo è stupendo. Il lavoro del club è spettacolare. Io lavoro con Ibanez da 6 anni circa, ma oggi lui ha una condizione fisica spettacolare perché lui sta qui, sta alla Roma. Tutti i professionisti che lavorano a Trigoria con lui sono spettacolari.

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