La Stampa (M. De Santis) – Sette come i colli, i re di Roma e adesso anche come i cartellini rossi presi in 30 mesi dal José Mourinho allenatore e tribuno romanista. Aggiornata all’ultimo nervoso Roma-Atalanta, culminato nell’allontanamento decretato dal non brillantissimo Aureliano al furente Mou per un mancato fischio su Lukaku lanciato a rete nel recupero, la conta delle espulsioni dello Special One, tecnico da 26 titoli in carriera, e del suo clan di collaboratori è tracimata a quota 28 in due anni e mezzo.

Non c’è pazzia, ma quasi del metodo nella reiterata strategia della tensione con arbitri, guardalinee, quarti uomini e panchine avversarie praticata dalla Special Roma. La Roma sceglie il silenzio per non versare altra benzina sul fuoco. Gli arbitri continuano a palesare il proprio disagio con la panchina romanista. Chiffi, Rapuano, Aureliano, Pairetto, Marcenaro, Massa, Serra, Taylor e non solo: la lista dei fischietti invisi a Mou è lunga. E rischia di infoltirsi ancora fino a giugno, scadenza attuale di un contratto che è tutto tranne che un dettaglio.