Due ore tra cori, striscioni e bandiere con un unico comun denominatore, manifestare il proprio dissenso in maniera netta nei confronti della dirigenza della Roma. La manifestazione, sulla scia della vicenda De Rossi, è stata organizzata dalla parte più calda della tifoseria romanista ed ha portato circa un migliaio di persone sotto la sede all’Eur. E’ stata forte nei contenuti, ma corretta nella forma con la polizia che non è dovuta intervenire. Sono stati presi di mira Pallotta e Baldissoni, invitati a lasciare la società, ma tanti cori di scherno anche per Baldini e un paio a Fienga. Tra i vari striscioni ce n’era uno fisso: “No allo stadio“, accompagnato da cori contrari alla costruzione del nuovo impianto di Tor di Valle. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.
