E’ finito il tempo dei mal di pancia, dietro la regia silenziosa di Petrachi, dietro le lezioni rumorose di Fonseca, sta nascendo un gruppo coeso e ambizioso. In sole 4 giornate la Roma ha raggiunto la velocità di crociera necessaria per centrare l’obiettivo dichiarato: entrare in Champions. Da quattro anni che i giallorossi non cominciavano così forte in campionato e i risultati deludenti delle prime due partite non sono casuali. C’entrano i rinforzi Mkhitaryan, Veretout e aspettando Smalling,che hanno migliorato la qualità e la sostanza consentendo a Pellegrini di giocare da trequartista. Non è ancora tutto perfetto come la partita di Bologna ha dimostrato: Pau Lopez ha salvato il risultato e Dzeko gli ha dedicato la vittoria. Fonseca era molto preoccupato dopo il derby e ha capito in quel momento che alcuni dettami tattici non erano adatti al momento alla squadra. Attraverso il dialogo coi calciatori sono nati i primi correttivi. Il primo è stato bloccare uno dei due terzini e di conseguenza anche il movimento dei trequartisti è cambiato. Adesso le ali puntano più il fondo, senza per forza cercare la densità centrale. Il fatto che Fonseca sta insistendo molto su Kluivert è perché in organico non esistono altri giocatori veloci capaci di attaccare la profondità, per questo Under, al suo ritorno, sarà difficile da mettere fuori. C’è un altro fattore da considerare: i giocatori sono tutti contenti. Dopo 90 minuti e passa giocati in questa stagione Pastore correva con un gran sorriso sotto il settore ospiti, Jesus ha saputo difendere e lanciare Veretout per la cavalcata sul gol della vittoria, Zaniolo, che non si aspettava di rimanere ancora fuori, ha esultato come un pazzo. Lo scrive il Corriere dello Sport.