eSports, l’ascesa dei videogiochi nel momento più difficile per il mondo

Pagine Romaniste (Y.Oggiano) – I videogiochi non sono soltanto un passatempo come molti possono pensare, ma tanto di più. Gli eSports stanno avendo una grande ascesa e, in questo periodo di emergenza per il Coronavirus, hanno preso le luci della ribalta. Nulla di non meritato, anzi. Dal calcio alla Formula1 passando per le IndyCar e la Nascar: tutti si sono mobilitati per far passare il tempo alla gente, ma soprattutto per raccogliere fondi ed aiutare chi ne ha più bisogno. Calciatori e piloti nella vita reale, insieme ai pro-player, si sono uniti per strappare un sorriso in questo momento duro per l’Italia.

IL CALCIO

I primi a partire sono stati i calciatori con tante iniziative: da tornei privati, come può essere quello della Roma tramite la piattaforma ESL, a quelli pubblici come la partita trasmessa su Sky Sport che ha visto coinvolti personaggi come Florenzi, Immobile, Zappacosta e molti altri. E’ proprio la piattaforma satellitare ad aver dato il là alla questione eSports con tornei che si svolgono ogni due giorni con in palio anche la finale live e un’ospitata negli studi Sky per il vincitore. Inoltre anche il giornalista Gianluca Di Marzio ha aperto una competizione per decidere chi sarà il pro-player ufficiale del suo sito. Un mondo che sta prendendo decisamente piede come dimostra anche la partecipazione di Florenzi nel progetto Mkers. Una collaborazione iniziata un paio d’anni fa che vede ancora impegnato l’ex giocatore della Roma. In quella squadra milita Prinsipe che è uno dei migliori, se non il più forte, pro-player italiano di FIFA.

LA FORMULA 1

Inizio in sordina e poi il botto. La prima gara della Formula 1 ha visto molti extra-piloti e pochi piloti veri. C’erano tanti del mondo dello spettacolo ed anche qualche vecchia gloria, poi dalla seconda gara, in Australia, sono arrivati i pezzi grossi. Si è convinto a partecipare Charles Leclerc che ha portato suo fratello e altri del Circus tra cui Albon e Latifi, ufficiali di Red Bull e Williams. Da lì è partito un vero campionato che ha visto un evolversi anche sul piano della beneficenza. Infatti, durante la settimana, i concorrenti hanno fatto anche qualche gara privata che ha aiutato il monegasco della Ferrari a raccogliere ben 70mila euro. A tutto questo si sono appassionati anche calciatori come Courtois, ma soprattutto Ciro Immobile per la Serie A che ha corso un paio di Gran Premi contro questi mostri sacri. L’importante era il sorriso e il divertimento, anche se non è mancatla competizione in pista con la grande voglia di vincere, ma alla fine dei conti sono piloti, è nella loro natura.

L’esempio italiano è stato ripreso anche all’estero con la EA Sports che ha instituito un torneo ufficiale: la Stay And Play Cup. Hanno partecipato diversi calciatori tra cui Justin Kluivert della Roma, uscito ai quarti di finale, Joao Felix dell’Atletico Madrid, poi Serge Aurier del Tottenham, Cesar Azpilicueta del Chelsea fino ad arrivare a veri e propri talenti di FIFA 20 come Lindstrom che gioca nel Brondby, Karlstrom che milita nel Djurgarden e il vincitore della “coppaDaramy del Copenaghen. Motori anche oltreoceano con l’IndyCar e il Nascar che si sono dilettati su iRacing. Anche la NBA non è voluta mancare a questo appuntamento organizzando un torneo con alcuni dei giocatori della Lega. Quindi non solo videogiochi, ma molto di più, non solo passatempo, ma anche competizione. Il mondo degli eSports fa la voce grossa per prendersi il suo spazio e far vedere che il futuro è appena cominciato.

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