E dalla prossima stagione addio “arbitri di area”

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REPUBBLICA.IT (F.Bianchi) – Addio all’esperimento degli “Additional referee”, gli arbitri di area: se qualcuno in Figc aveva ancora dei dubbi, a Udine si è convinto. Dalla prossima stagione non ci saranno più. Aboliti. Ma ancora senza il supporto della tecnologia. Aumenteranno gli errori di arbitri e assistenti e aumenteranno anche le polemiche perché gli arbitri di area non solo sono utili per scovare i gol-fantasma (non in tutti i casi come si è visto a Udine) ma anche come deterrente, i calciatori sono più prudenti nel commettere un fallaccio, o mollare un cazzotto sperando di non essere visti. Inoltre gli assistenti possono concentrarsi di più sul fuorigioco. Ma in Italia, a differenza delle Coppe europee, non è possibile utilizzare come “additional referees” arbitri internazionali e così si ripiega su una coppia formata da un direttore di gara di serie A e uno di serie B che magari non ha l’esperienza, o la personalità, per intervenire e convincere l’arbitro n.1, quello che alla fine ha diritto di decidere. Vedi appunto al Friuli: l’arbitro Guida non si è fidato di quello che gli ha segnalato l’arbitro d’area, Maresca, che pure era lì, a due passi. Per Maresca non era gol, per Guida sì e l’ha così assegnato. Se manca collaborazione, l’esperimento cade. E cadono le possibilità che si possa andare avanti anche in futuro, con grande discipiacere di Platini e Collina.

Tavecchio aveva già bocciato l’esperimento. D’altronde, aveva detto il n.1 della Figc: “Sono poche le Nazioni europee importante ad adottarli“. Vero: Premier League e Bundesliga non ne vogliono sapere, e preferiscono la tecnologia per il gol-gol non gol. Cosa che farà anche l’Italia dalla prossima stagione: sempre che i club tirino fuori 3-4 milioni per adeguare gli stadi. Sì perché tocca ai club pagare e non alla Figc: ma i club medio-piccoli pare non siano entusiasti. Di sicuro, per ora non si sono ancora pronunciati (tranne eccezioni). E gli arbitri d’area? Costo annuale 1,6 milioni di euro. Tavecchio ha spiegato: “Se le società di serie A ritengono opportuna la tecnologia del gol-non gol si può risparmiare fino a un milione e mezzo di euro sugli addizionali, bisogna vedere se vale la candela mantenerli. In funzione dei costi di esercizio prenderemo delle decisioni“.

Galliani è a favore della tecnologia (Malagò pure) e cercherà di convincere gli altri presidenti: il n.1 degli arbitri, Marcello Nicchi, è contrario da sempre alla tecnologia (“soldi buttati via“) e ad abolire gli arbitri d’area, voluti dall’Uefa e osteggiati dalla Fifa. Ma Tavecchio è in rotta di collisione con Nicchi, sin dall’11 agosto quando gli arbitri per la presidenza Figc votarono per Albertini.

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