Leggo (F. Balzani) – Quattordici gol, otto assist e soprattutto una continuità di rendimento ritrovata. Paulo Dybala risponde coi numeri da rinnovo a chi (tra cui Totti) vedono in lui un giocatore da “quindici partite a stagione“. La Joya dall’arrivo di De Rossi ha saltato una sola gara per infortunio, peraltro non grave e più che altro precauzionale a risparmiargli il viaggio in Argentina con la Nazionale visti gli impegni fondamentali di aprile tra Lazio, Milan e Bologna.
Dybala è sceso in campo 10 volte sulle 13 gare con DDR alla guida giocando una media di 80′ a partita restando in panchina per rifiatare solo con Brighton (nel ritorno morbido) e col Frosinone. Peraltro si tratta di prestazioni sopra la media che lo hanno portato con 8 gol a vincere il premio di miglior giocatore della Serie A a febbraio. L’ex juventino ha giocato il 69% di minuti a disposizione da inizio stagione e aspetta l’incontro col futuro ds (in pole resta Modesto) per discutere il rinnovo con adeguamento che lo porterebbe ad eliminare la pericolosa clausola rescissoria da 13 milioni valida per l’estero e permetterebbe al club di sfruttare anche un importante traino per il merchandising.
Dybala a Roma vorrebbe restare e lo ha anche dichiarato pubblicamente: “In un’altra vita sono stato romano, vorrei continuare la carriera qui in Italia”. Tanto da scegliere la capitale anche come scenario delle nozze con Oriana. In questi giorni è rimasto proprio a Roma dove riprenderà ad allenarsi in gruppo la prossima settimana. E a Trigoria torneranno altri nazionali: Bove ha lasciato il ritiro dell’under 21 per una contusione al piede, Ndicka non è partito per la Costa d’Avorio per un problema muscolare mentre Lukaku non giocherà la prima partita col Belgio. Nessun allarme, però, in vista della sfida col Lecce a Pasquetta quando in campo potrebbe rivedersi anche Abraham.