Roberto Donadoni, ex allenatori tra gli altri del Bologna e del Parma e ora allo Schenzhen, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole:
Donadoni, cosa può insegnare la Cina?
E’ stata lungimirante, ha gestito un problema tanto grave. Ora siamo in quarantena, i 15 giorni stanno per finire: proviamo la temperatura due volte al giorno e ovviamente non ci alleniamo. Non c’è ancora una data certa sulla ripartenza del campionato tuttavia non credo manchi molto.
Sportivamente parlando, come procede?
A parte la retrocessione dell’anno scorso, sono soddisfatto. Pure dell’extra-campo: vivo in una città con milioni di persone e il club vuole subito tornare in Super League. Il futuro? Ho un anno di contratto e l’opzione per il secondo, qui sto bene, poi si vedrà. Certamente mi vedo ancora allenatore da Serie A.
L’Europeo slittato penalizzerà la Nazionale?
Vedo un progetto che va avanti: risultati e tanti giovani forti e di prospettiva che si inseriscono. L’Italia ha tutto per tornare a essere protagonista. Un nome? Zaniolo era in ascesa, peccato per l’infortunio. Tornerà più forte di prima.
Quando ripartirà, cosa dirà il campionato?
La classifica sta rispettando i pronostici: la Juventus è sempre prima e l’Inter è la nonostante abbia perso qualcosina. La Lazio, beh, è una rivelazione: mai come quest’anno è un avversario tostissimo per tutti. Sul Milan, che dire: leggendo e sentendo noto che i problemi partono dall’alto. Il quadro societario è nebuloso, tutto ciò condiziona il rendimento della squadra. E i risultati sono una conseguenza.