Dodò: “Sono cambiato molto, spero che questo sia il mio anno. Il primato ci fa tenere l’attenzione più alta”

Dodò presentazione maglia PRQueste le parole del terzino brasiliano Dodò al canale tematico giallorosso Roma Channel:

Hai studiato tanto italiano?
Mi è venuto cosi giorno dopo giorno, fuori Trigoria, con amici italiani anche. Ora è più facile.

 

Ieri un gol spettacolare in allenamento
Ho fatto tutti gli allenamenti, mi sento meglio dell’anno scorso, con più motivazioni.

 

Può essere il tuo anno?
Spero di si, dopo un anno difficile per adattarmi al calcio italiano. Spero che sia il mio anno e quello della squadra. Stiamo facendo molto meglio dell’anno scorso.

 

C’è un gruppo molto forte quest’anno
Fa piacere questa cosa. Anche loro che segnano vengono da noi. Abbiamo fatto anche delle amicizie più strette. Ci conosciamo da più tempo. Questi giorni l’anno scorso neanche parlavo bene italiano.

 

L’anno scorso è stato particolare anche per te. Chi ti è stato vicino?
E’ stato il mio primo infortunio grave, una cosa nuova per me. Sono maturato tanto come persona e giocatore. Mi sono stati vicini la mia famiglia i brasiliani qua a Roma, come Rodrigo, mi hanno aiutato, anche fisioterapisti e preparatori che erano con me tutti i giorni, mi alzavano il morale.

 

Ti è stata vicina anche la società, come Sabatini. Senti questa fiducia intorno anche dei tifosi?
Questa cosa della società è successa prima di venire a Roma. Dopo due giorni che mi ero fatto male e appena saputo che mi ero infortunato mi ha chiamato Sabatini dicendomi belle cose. Quella cosa li mi ha fatto scegliere la Roma.

 

Cosa ti dice Garcia?
Mi dice di entrare concentrato e di fare bene. Come atteggiamento sono cambiato proprio io, anche nella mia testa sono cambiate tante cose.

 

Cosa è scattato?
Ho imparato molto, ho sofferto e questo mi ha fatto pensare di più.  In Brasile i calciatori sono idoli ma li non ci sono tifosi fanatici come qua a Roma.

 

Dove puoi migliorare?
Posso migliorare tanto, per questo c’è bisogno di giocare, mi manca giocare, giocare più minuti cosi posso migliorare tantissimo. In Brasile pensano subito all’attacco, Maicon fa tutte e due le fasi benissimo, è più facile difendere che attaccare.

 

Quando è arrivato Maicon cosa hai pensato?
Ho pensato a delle cose successe 10 anni fa, quando io ero un bambino e lui ha vinto la tripletta in campo. Mi è venuta tutta la mia strada fatta da 11 anni a qui.

 

Ti da consigli?
Si per la mentalità si e per l’atteggiamento suo che è da vedere negli allenamenti. Ho preso anche delle cose tecniche e degli atteggiamenti suoi.

 

Sono arrivati giocatori di grande personalità?
Sono grandi giocatori che parlano abbastanza e questo è la differenza. L’anno scorso anche nello spogliatoio non parlavamo molto, quest’anno ci sono e fa la differenza.

 

Roma-Napoli, cosa significa per la Roma?
Significa la conferma di una squadra che è cambiata e può fare bene in campionato. Una grande partita, ci sono 3 punti da prendere e una fiducia in più per chi vince la partita.

 

Arriva una grande squadra, chi toglieresti al Napoli?
Ci sono due giocatori che mi piacciono, Hamsik e Behrami che a centrocampo fa la differenza.

 

 Senti la città pronta per l’evento?
Si già si sente, sembra come il derby, i tifosi ti salutano e ti dicono della partita. C’è un’aria da derby.

 

Come state vivendo il primato?
Bene, fa piacere essere primi, questo fa tenere l’attenzione più alta. Possiamo rimanere lì.

 

L’obiettivo di quest’anno?
Questa è la cosa più bella, il mister appena finisce la partita pensa a quella dopo. Pensiamo alla partita che dobbiamo affrontare, è la cosa più bella e giusta.

 

Juventus favorita?
Si è la favorita.

 

Quest’estate il Mondiale, speri di poter indossare quella maglia?
E’ un sogno di tutti i brasiliani, facendo bene qua a Roma arriverà anche la mia opportunità. Il Brasile è uno dei favoriti.

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