Di Francesco: “Andare a giocarsela in Champions e in Coppa è un obiettivo. Spero di recuperare De Rossi, Schick ha fatto una buona gara” – VIDEO

Eusebio Di Francesco, tecnico della Roma, ha parlato nel post partita del match con la Virtus Entella. Queste le sue parole:

DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA 

Situazione infortunati: come stanno Juan Jesus e Perotti? Ed il mercato?
Al di là degli infortuni, del mercato ne abbiamo già parlato, senza che ci torniamo su. E’ stato chiaro il direttore quando ha detto che se dobbiamo fare qualcosa che sia un qualcosa che ci migliori e non tanto per fare. Ovvio che, ora che abbiamo questi infortuni, verranno prima valutati e poi prenderemo delle decisioni. Ad oggi sono notizie ancora fresche fresche: Juan Jesus ha un problema al ginocchio, mentre Perotti ha un problema muscolare al polpaccio. Entro 48 ore verranno valutati, ma quasi sicuramente non ci saranno rotture.

Boscaglia ha definito folli le critiche nei suoi confronti. Ora sembrano risolte tutte le difficoltà…
Lo ringrazio. Credo sia un uomo di calcio, a volte si razionalizza e si cerca di dare un senso a ciò che si dice, essendo un uomo esterno a questo ambiente. Lascia però il tempo che trova, io devo pensare a fare risultati e basta, per me e per la Roma, tutto il resto diventa noioso, anche tornarne a parlare. Dico solo che la squadra sta crescendo e ne sono contento, al di là della partita e dell’avversario che abbiamo affrontato oggi. Stanno crescendo i giovani, e sta crescendo l’identità di questa squadra. Di questo ne sono contento. Abbiamo lavorato bene questa settimana e oggi, al di là di un quarto d’ora nel primo tempo in cui la squadra non mi è piaciuta, la squadra ha avuto anche un ottima qualità di palleggio. Di questo sono molto felice, è quello che ci è mancato nell’ultimo periodo.

Hai detto che il 2019 sarebbe stato l’anno della continuità. Hai visto stasera elementi che danno conferme in questo senso?
La Roma ha pensato continuità di infortuni, invece io intendevo di prestazioni (ride, ndr). Purtroppo ci sono stati anche degli infortuni stasera, ma non intendevo quello. In questo senso questa è un’annata un po’ particolare. Ci auguriamo di recuperare presto De Rossi, che per noi è un giocatore importante, anche perché sarà fondamentale nelle tre competizioni in cui siamo ancora in gara. La cosa più importante sarà arrivare al quarto posto, rimanere in Champions League è importante per la società e per tutti in generale. Ma anche andare a giocarsela in Champions e in Coppa Italia è un obiettivo, il fatto di poter raggiungere questa finale. Abbiamo bisogno di giocatori, di gente che sta bene, è un peccato di questi infortuni. Ma sulla continuità io intendevo di prestazioni, di atteggiamenti e di gioco, e questo da un po’ di tempo lo sto vedendo e ne sono felice.

Pastore ha dimostrato un’ottima qualità di palleggio stasera, non che ce ne fosse bisogno. Quando starà meglio fisicamente, gli si potrà chiedere uno sforzo anche in fase difensiva?
Andate a vedere i dati: secondo me ha fatto bene anche in questo senso. Non a caso anche oggi ha giocato 90 minuti: solitamente usciva con i crampi o con i problemi ai polpacci. Ha avuto grande continuità negli allenamenti: si è allenato anche quando era in vacanza e si è visto. Lui non sarà mai uno sprinter, lui ruba palla perché si mette nel modo giusto, o perché un compagno l’ha indirizzato nel modo giusto per fare una pressione. Però è un giocatore che c’è, e lui è bravo a stare sempre in movimento come ha fatto stasera. La differenza può farla anche quando giochiamo con squadre più importanti, perché è un giocatore di qualità. Il Flaco è un giocatore che noi in rosa non abbiamo: è differente da Pellegrini e da Zaniolo, che hanno altre caratteristiche. Lui ci dà quella qualità in più di cui abbiamo bisogno. Sono sicuro che pungolato nel modo giusto ritroverà quello sono sicuro lui abbia.

Quanto crede abbiano influito gli infortuni nell’andamento della stagione?
Io non mi sono mai attaccato a questo, non ho mai cercato alibi su questo. Ci sono stati e ci hanno tolto giocatori importanti: è come se ad una squadra togliessimo giocatori fondamentali come Ronaldo o Icardi, che determinano spesso i risultati. A noi sono capitati, e magari ci sono mancati anche un po’ di gol dei nostri attaccanti. Però ad esempio in partite come Cagliari non c’entrano niente gli infortuni: sono le nostre deficienze, le nostre incapacità di gestione della partita, la concentrazione in determinati momenti della gara. Per questo noi abbiamo lavorato tantissimo per cercare di alzare la concentrazione e di rimanere in partita in continuità. Alcuni sì, ma altri sono stati colpa nostra, dell’allenatore o altro. Non è che tutti quanti scarichiamo la responsabilità agli altri o alla sfortuna. No: abbiamo commesso degli errori, ma ci sono state anche situazioni che non ci hanno favorito.

Riccardi?
A me non piace far giocare i ragazzi solo perché sei sul 4-0 e li butti dentro per poi far credere ai genitori e a tutti quelli che ci circondano che sia un giocatore bravo. E’ perché ha delle qualità. E’ un ragazzo che adesso si sta spogliando nel nostro spogliatoio perché credo che per crescere deve stare tanto tempo con noi, allenarsi con i più grandi e con i più bravi. Ruolo? Per me in mezzo al campo può fare tutti i ruoli. E’ un giocatore giovane, come Zaniolo di cui si parla oggi: non si sa se è un trequartista o una mezzala, ma chiedetelo a lui se vuole fare il trequartista o la mezzala. Lui vuole giocare. Per questo i ragazzi in questo momento devono giocare, stare in mezzo al campo e mettersi a disposizione degli altri. Devono imparare a fare tutti i ruoli. Quello è il momento in cui capiscono. Se poi vicino a lui ci si mettono procuratori, genitori e tutto il resto che dicono che il ruolo non è giusto, non aiutano a crescere questi ragazzi. Riccardi è un ragazzo con la testa sulle spalle, con qualità. Però, dire ad oggi che diventerà un ottimo giocatore, no. Però ha degli ottimi mezzi.

DI FRANCESCO A ROMA TV

Qual è la cosa che le è piaciuta di più?
L’approccio è stato buono anche se nel primo tempo per 15 minuti alcune cose non mi sono piaciute tantissimo. Abbiamo concesso troppe ripartenze, sapevamo che avrebbero cercato queste palle sopra la nostra testa e dovevamo essere più bravi a leggerle. Questo fino al 2-0, poi la squadra mi è piaciuta tantissimo, per quello che ha espresso e per la continuità avuta.

Se dovesse scegliere un momento topico della partita?
Il fatto che abbiano giocato diversi giocatori per 90 minuti, si stanno allenamento bene come Pastore e Karsdorp, sono contento che abbiano retto. Significa che anche la tipologia di lavoro fatta è positiva, mentre di negativo ci sono gli infortuni che non ci permettono di avere continuità.

Hai un centrocampo con cui puoi variare…
Pastore ha più palleggio e capacità di mandare i compagni in porta, mentre Zaniolo è più prorompente fisicamente nell’attaccare gli spazi e cercare la conclusione. Ho messo giocatori che hanno fatto i trequartisti, Cristante è cresciuto tantissimo nella qualità di gestione della palla, anche negli spazi stretti quando è aggredito. Pellegrini all’inizio era un po’ disordinato, poi si è rimesso in ordine e siamo stati più puliti nel cercare determinati spazi e anche nelle coperture difensive.

Ti aspettavi una condizione fisica già accettabile?
Si perché li avevo bene in allenamento. Si vede che hanno lavorato, magari non tutti nello stesso modo. Ma in allenamento vedevo una squadra spigliata, e questo è un aspetto importante. Essere tornati con la voglia di ripartire alla grande è positivo, l’approccio della squadra mi rende contento.

C’è stata voglia di non subire gol…
Un aspetto che va sottolineato. Abbiamo concesso qualche situazione di troppo in profondità ma anche nelle difficoltà abbiamo difeso bene, sono contento di non aver preso gol nelle ultime due partite.

DI FRANCESCO ALLA RAI

Prima doppietta per Schick…
Ha fatto una buona gara anche se per me si accontenta sempre, poteva fare qualche gol in più. Deve sempre cercare di coltivare questa cattiveria.

Riccardi?
È un ragazzo che ha delle qualità non è che metto in campo i ragazzi per farli felici. Volevo far capire al ragazzo che ha delle qualità, si sta allenando spesso con noi.

Come sta Juan Jesus?
Ha un fastidio al ginocchio vedremo domani.

Cori contro il Napoli?
Non li ho sentiti devo essere sincero. Io credo che al di la del discorso territoriale penso che siano molto più offensivi quelli che vanno a toccare il colore della pelle. Io sono sempre contrario comunque.

Schick ogni tanto però si perde in leziosità. Dove si deve lavorare?
Adesso è ripartito. sta facendo delle buone prestazioni e sta crescendo. Ci sono dei giocatori con tempi di maturazione differenti. Io ho fatto il calciatore e ci sono giocatori che hanno un tempo diverso. C’è anche il peso del prezzo del cartellino e in questo momento il ragazzo sta somatizzando tutto il suo percorso alla Roma. Al di la dell’età Patrik ha dimostrato di avere qualità importanti e deve migliorare anche in allenamento.

Pastore?
Devo dire che lui ha avuto un percorso particolare a Roma. è partito bene, veniva da una squadra in cui ha giocato poco. Poi ha avuto diversi infortuni che non gli hanno permesso di allenarsi con continuità. Sono contento di lui questa sera perché è rimasto in partita. Lui è un giocatore qualitativo. Stiamo lavorando per ritrovare anche Pastore perché avremo bisogno anche di lui. Lui è quello che può trovare il gol in ogni momento e che ha delle qualità che altri non hanno. Le partite come quelle di oggi sono importanti per lui.

Questo gruppo di italiani può essere il manifesto della Roma?
Noi dobbiamo sicuramente competere per più cose. Dobbiamo cercare di guadagnare il quarto posto. Ovvio che abbiamo altre due competizioni. La Coppa Italia dobbiamo trattarla come una cosa di grande prestigio. Questa squadra sta crescendo e questo è l’aspetto più positivo. Sono molto contento di questo.

Karsdorp?
Per me ha grandi mezzi. Deve migliorare tanto la fase difensiva. Questo giocatore ha attraversato molti infortuni ma per il resto credo che dimostri di avere grandi capacità. è un giocatore che sa sempre fare la scelta giusta anche perché nasce attaccante. Mi piacciono questi terzini che sanno giocare a calcio.

Kolarov invece?
Bisognerebbe clonarlo anche per la mentalità. è il primo ad arrivare e l’ultimo ad uscire e questo i ragazzi devono saperlo apprezzare.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti