Di Francesco: “La squadra mi è piaciuta tantissimo, Zaniolo è un talento. Mercato? Sicuramente qualcosa si muoverà” – VIDEO

Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, al termine della gara contro il Parma ha rilasciato alcune dichiarazioni. Queste le sue parole:

DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA

Ci voleva una conferma dopo il Sassuolo…
Sì, lo avevo detto anche in conferenza. Era fondamentale sbloccare questa partita con una squadra non facile da affrontare. Siamo stati bravi nonostante nel primo tempo eravamo un po’ lenti nel palleggio. La linea difensiva ha lavorato bene cercando il fuorigioco e cercando di rimanere alta. Dovevamo fare la partita e siamo stati bravi a interpretarla al meglio, nel secondo tempo la squadra si è anche sciolta. Avremmo potuto fare anche qualcosa in più.

Manolas?
Problema muscolare, al flessore. Adesso starà una settimana a casa e si riposerà, l’auspicio è averlo a disposizione per la prossima gara, è da valutare.

Quanto c’è della crescita del centrocampo in questo ciclo di vittorie? E’ meglio fermarsi o avrebbe preferito continuare a giocare?
Forse avrei preferito continuare a giocare, c’è una sosta però che credo ci faccia bene. Anche a me, staccare un pochino e riprendere le energie giuste perché ne abbiamo veramente consumate tante dal punto di vista mentale. Siamo cresciuti veramente tantissimo, siamo meno sporchi, più puliti, ci muoviamo veramente meglio, oggi Zaniolo non ha fatto una buona prestazione. E’ un ragazzo che fisiologicamente non è abituato a fare tante gare, però avevo bisogno di lui e lo abbiamo sfruttato, poi è entrato Pellegrini e si è mosso bene tra le linee. Avere più giocatori a disposizione è stato un gran vantaggio, in certi momenti ho avuto solo tre centrocampisti di ruolo.

Siete usciti meglio quando avete palleggiato di più…
Lo abbiamo fatto anche il primo tempo, perché quando fai il 63-64% di possesso… La differenza sta nel come si palleggia, eravamo un po’ troppo lenti nel palleggio iniziale. Siamo stati bravi perché non è mai facile sbloccare le partite.

E’ stato un anno quasi magico per Under…
E’ già di livello internazionale perché è arrivato in semifinale di Champions con la Roma, è un giocatore che gioca in Nazionale e ha delle qualità importanti. E’ migliorato tantissimo negli smarcamenti e nella capacità di attaccare la profondità. Questo lo trovi nella continuità e negli atteggiamenti, oltre che nella sua disponibilità e intelligenza calcistica.

Perché Manolas già nel primo tempo aveva chiamato aiuto?
Perché aveva una sorta di crampo.

Ha rischiato di farsi male?
Questo non lo so, non si capisce mai tanto bene quello che ha. Lui ha detto che poi ha sentito un fastidio al flessore e ci siamo fermati.

Sul possibile esonero…
Non lo so, non mi interessa. Magari vi cito una canzone, “Eh già” di Vasco Rossi. Sentite le parole, quello è il significato, ho pensato a Vasco e ho fatto così. Sono andato avanti così e sono sereno. Poi c’è una citazione: “I grandi sanno perdonare”, io vado avanti per la mia strada. Mi è già capitata una situazione del genere in passato, col Sassuolo. Sono rientrato e dovevo pensare a chi mi aveva esonerato? No, per il bene comune non l’ho fatto, vale la pena guardare avanti.

DI FRANCESCO A DAZN

Oggi erano importanti i punti. Che altro si porta a casa?
Aver ritrovato l’identità, abbiamo faticato nel primo tempo, ma nel secondo tempo abbiamo cambiato ritmo e creato situazioni per far male. Abbiamo concesso una sola occasione a Siligardi.

E’ mancata un po’ di rapidità?
Sì, in certi momenti non puoi partire subito velocemente perché è più facile difendersi, che cercare di fare azioni in velocità. Tante partite una dopo l’altra, all’inizio la squadra  non era brillante, poi si è sciolta, ma lo sapevo, ho utilizzato tanti giocatori che avevano fatto un paio di partite consecutive in settimana.

Che cosa deve fare o non fare Zaniolo ora?
Lavorare con umiltà, che gli ha fatto guadagnare un posto da titolare. Deve allenarsi con la voglia di migliorarsi, perché ha margini di miglioramento enormi. Fa degli errori, come oggi, non è abituato a giocare a certi ritmi, tre partite forse sono troppe, ma ho dovuto rischiare, sarebbe stato più logico farlo partire dalla panchina ma non potevo permettermelo.

Dal mercato che cosa si aspetta?
Vedremo con la società, sicuramente qualcosa si muoverà anche in base alle esigenze, non solo di chi arriverà, ma anche di chi, volendo, può partire.

DI FRANCESCO A SKY

Che partita è stata?
Abbiamo recuperato giocatori importanti. La squadra mi è piaciuta tantissimo. Sapevo che avremmo fatto fatica nel primo tempo. Abbiamo sofferto solo in una ripartenza di Siligardi. Nel secondo tempo la squadra è cresciuta veramente tanto, mi è piaciuta.

Una componente sono i calci piazzati?
Sì, noi in questo momento non abbiamo attaccanti che ne fanno tanti di gol. Mi piace questo aspetto, è normale che preferirei qualche gol in più dagli attaccanti. I calci piazzati diventano determinanti in certe gare. Noi abbiamo giocatori come Cristante molto bravi ad attaccare la porta.

Come sta Manolas?
Mi auguro che non sia niente di importante. Ha un problema al flessore ed è un peccato perché per me è un giocatore molto importante. In campo aperto è un giocatore che ci dà qualcosa in più.

Scoprire un talento come Zaniolo quanto fa crescere l’autostima?
Quando si sceglie una linea verde si sa che si passa anche attraverso delle prestazioni meno buone. Zaniolo è un talento, l’ho fatto esordire in Champions perché vedevo delle qualità importanti. Oggi ha fatto una partita al di sotto delle aspettative ma è la normalità. Ha bisogno anche di questo per poter crescere e capire che bisogna sempre lavorare con grande umiltà. Vedo la crescita di Kluivert, Under, Lorenzo Pellegrini. Quest’ultimo è con me da quattro anni e lo conosco da tanto tempo.

DI FRANCESCO A ROMA TV

Grande sospiro di sollievo oggi…
Abbiamo dato continuità di prestazione, in un primo tempo non facile. Me l’aspettavo, ho riproposto tanti calciatori che avevano già giocato contro una squadra che ti aspetta. Abbiamo concesso solo un’occasione, ma abbiamo lavorato in maniera ottimale con la linea e siamo rimasti corti. Il fraseggio nel secondo tempo è migliorato e poi ci ha permesso di vincere la partita.

Bilancio sul 2018?
Lavoro, credere in quello che si fa. Magari ci si sveglia alle 6 anziché alle 7, è quel qualcosa in più che chiedo ai ragazzi. Se non basta quello che diamo, tutti dobbiamo fare di più. Io da solo non vado da nessuna parte, Roma dal punto di vista esterno non aiuta tanto ma lo sapevo benissimo. Dobbiamo essere noi a trascinare il pubblico e ad emozionarli, io so benissimo quello che significa Roma, come vive il calcio.

Ha lavorato bene la difesa sulle ripartenze avversarie?
Solo in un’occasione non siamo stati bravi, ma li abbiamo messo tanti volte in fuorigioco leggendo benissimo la palla. Hanno lavorato insieme che è la cosa più importante. Hanno fatto bene nei lavori individuali, e questo fa la differenza. Poi se si perdono tutti i duelli si fa fatica, ma sono stati bravi.

Si è rimediato anche a errori…
Il difensore deve essere pessimista, deve ragionare pensando che si può perdere palla da un momento all’altro. Oggi era importante lavorare in preventiva, loro mettevano la palla in avanti per cercare gli uno contro uno.

I ragazzi sono sulla strada giusta?
Si, è una crescita costante. Il fatto di poter mettere dentro la squadra determinati giocatori è di aiuto, anche soltanto in panchina, anche per consigliare i giovani. Stanno crescendo e sono contento, giochicchiano meno e giocano di più.

Ora la Coppa Italia che è importante…
Sempre importante, non bisogna mai sottovalutare gli avversari.

DI FRANCESCO A RADIO RAI

La squadra sta crescendo…
Nelle ultime due gare ho visto tanta qualità in campo. Nel primo tempo siamo stati più macchinosi, ma sapevo che poteva accadere. Abbiamo trovato maggior brillantezza nella ripresa, magari alzando i terzini. La squadra non ha preso gol e questo è un altro aspetto importante. Adesso bisogna dare continuità, ora c’è la sosta ed anche giusto, abbiamo bisogno di staccare ma dobbiamo ripartire con questo piglio e questa personalità che ci ha contraddistinto nelle ultime due gare.

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