Di Francesco: “Dispiace per il gol al 90′, c’è rammarico ma il Napoli ha meritato il pareggio. I giovani vanno aspettati” – VIDEO

Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, al termine della gara di campionato contro il Napoli ha rilasciato alcune dichiarazioni. Queste le sue parole:

DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA

Nel secondo tempo vi eravate rassegnati all’idea di difendere il vantaggio?
Se fossimo arrivati alla fine vincendo saremmo stati bravi. Devo dire che è un po’ la dinamica della gara che l’ha portata lì ma non era il mio desiderio di portare avanti una gara del genere. Abbiamo perso qualità nel palleggio, abbiamo avuto alcune situazioni fisiche particolari che mi hanno costretto a fare dei cambi. L’uscita di De Rossi ci ha tolto il palleggio perché era quello che faceva partire la nostra azione con maggiore qualità. Abbiamo dovuto cambiare alcune cose e dovevamo essere un pochino più bravi e lucidi nel tenere palla. Ti abbassi quando non tieni palla e sbagli tanto tecnicamente. Ci siamo appiattiti troppo e questo ha permesso al Napoli, alla lunga, di trovare il pareggio. Paradossalmente il gol è nato da un’azione nostra di calcio d’angolo con El Shaarawy, che ha fatto un’ottima partita, che ha perso palla e da lì è partita l’azione che ha determinato il loro pareggio.

De Rossi e Manolas come stanno?
Non lo so come stanno, so solo che sono dovuti uscire. Chi un problema alla coscia, chi al ginocchio, valuteremo in settimana. Daniele è una cosa che si porta dietro da un po’. Pensavo che durante la gara potesse accusare ma non pensavo così presto.

All’ultimo calcio d’angolo non va a saltare Fazio, è una scelta?
Sì è una scelta tattica dovuta anche a quello che i ragazzi interpretano. Eravamo in sofferenza, tanti giocatori erano arrivati fisicamente e abbiamo cercato di tenere palla. Se tu ci pensi era la soluzione giusta perché era il 90′ e, se non avesse perso palla, avremmo parlato in un’altra maniera. Quando stai vincendo una partita fuori casa in sofferenza, ritengo che possa essere una scelta giusta anche se oggi è successo il contrario. Il fatto di poter mantenere una linea aggressiva per non farli ripartire e mantenere palla può essere una soluzione valida nel finale di partita. Ce la insegnavano anche negli ani ’80-’90 questa cosa qua.

Con Cristante la Roma è passata al 4-3-3. Scelta tattica o per il giocatore?
Per le caratteristiche dei giocatori. Non avrei voluto fare questo cambio ma per mettere a proprio agio Bryan e Pellegrini ho optato per questa soluzione che ha dato buoni frutti in certi momenti e in altri meno. Se l’avessimo portata a casa sarebbe stata una buona scelta.

Il Napoli è l’anti Juve?
Sì, anche per forza e qualità dei propri giocatori e lo ha dimostrato anche stasera. Sta facendo benissimo anche in Champions. Ritengo che il Napoli sia una squadra forte è in questo momento è la principale antagonista della Juve, lo dimostrano i risultati e la classifica.

Un giudizio su Santon e Olsen?
Sono molto contento della prestazione di entrambi. Stanno crescendo partita dopo partita, danno maggiore sicurezza al reparto arretrato. Santon ti permette di avere maggiore fisicità in determinate partite e di poter schierare Florenzi, anche a partita in corso, più alto perché ha le possibilità per farlo.

DI FRANCESCO A SKY

Come valuta questo punto? C’è rammarico?
Dispiace aver preso gol al novantesimo per come è andata la gara. Il Napoli ha meritato per quella che è stata partita, quando giochi con tanti giocatori in condizioni approssimative, anche dall’inizio, le difficoltà maggiori le abbiamo trovate nel mantenere lucidità e ritmo. E’ uscito De Rossi, eravamo più bravi nel primo tempo nel palleggiare ad uscire dalla pressione, anche rischiando, ma saltando le loro pressioni li abbiamo fatti correre tanto. Nel secondo tempo ci hanno fatto correre loro, anche con i cambi abbiamo invertito poco la rotta, abbassandoci troppo. Abbiamo avuto le nostre chance anche nel secondo tempo per far gol, ma alla lunga il Napoli ha meritato il pareggio finale.

La Roma si è ritrovata?
Dobbiamo crescere con tanti giocatori, devono assorbire tanti concetti e la realtà romana che può creare difficoltà in generale. Quando vengono meno i risultati in campionato si affrontano queste partite con determinazione e col desiderio di fare risultato e giocare bene, cosa che la squadra ha fatto a tratti, meno nel secondo tempo per quella che era la ricerca del nostro gioco. Davanti ad una squadra in ottima forma, noi venivamo da un po’ troppi problemini, a partire da De Rossi e Manolas, che ci alla fine ci hanno lasciato per strada e sono giocatori per noi troppo importanti.

Avete preso troppi rischi…
Lo urlavo ai miei ragazzi. Nella partita devi leggere che non hai capacità di uscire, noi siamo nati e lavoriamo su questi concetti. Quando fai giocate corte in orizzontale permetti agli avversari di farti aggredire, a volte devi scavalcare la prima linea. Quando l’abbiamo fatto tra le linee li abbiamo fatti correre a vuoto, era questo il nostro desiderio e dobbiamo farlo con maggiore continuità.

Come mai non si riesce a stabilizzare la squadra dal punto di vista emotivo?
Stasera è un’ottima prestazione. Abbiamo sbagliato un po’ troppo tecnicamente, ma dal punto di vista di squadra di essere compatti e combattivi è già un obiettivo importante. Non puoi giocare a calcio senza avere il senso di squadra e di aiutarsi l’uno dell’altro. Lo abbiamo messo in campo, magari non in tutte le occasioni. Siamo alla dodicesima partita ufficiale, non è tantissimo, abbiamo cambiato un pochino e dobbiamo trovare serenità con i risultati e con il gioco. Ci lavoriamo, è mia abitudine dare continuità di lavoro e convincere che possiamo migliorare queste prestazioni. Ben venga questo risultato positivo.

Era una strategia difendere sullo stretto in area di rigore?
La bravura contro il Napoli è dare poche linee di passaggio interne, concedendo qualche cross in più dalla fascia sapendo che di testa c’era Milik, ma quando è uscito eravamo favoriti. C’erano Mertens e Insigne ed abbiamo concesso qualcosa di troppo. Il termine piano B non mi piace, non siamo abituati a difenderci bassi, ma può succedere e dobbiamo essere bravi a difenderla. Di concetto vorrei sempre una squadra più propositiva che difensiva, com’è successo nel secondo tempo, un po’ anche per forma fisica e per De Rossi, che per me è importante e che detta i ritmi della squadra.

Cosa manca ad alcuni per il salto di qualità mentale?
Vi ricordate Lorenzo Pellegrini lo scorso anno? Ora è un altro giocatore. Ci vuole tempo, i giovani vanno aspettati, fatti crescere e capire in che realtà si viene. Se oggi avessimo vinto sarebbe stata un’iniezione di fiducia in tutto il gruppo, ma rimane il rammarico di aver preso gol al novantesimo. Questo fa crescere più in fretta, ma per tante altre serve pazienza, passando anche per prestazioni positive.

Ti aspettavi cambi di passo da qualcuno più grande?
Sì, ma arriva. Sono fiducioso ed ottimista perché la squadra ha mostrato potenzialità importanti, a volte non espresse totalmente. Io devo metterli nelle condizioni di esprimere con più continuità determinate prestazioni, siamo in tempo e dobbiamo farlo.

DI FRANCESCO A ROMA TV

Punto guadagnato o due punti persi?
Per come è andata la partita alla fine speravo nei 3 punti, nonostante il Napoli abbia avuto un dominio maggiore della gara, quello che noi non abbiamo avuto per problemi vari, anche fisici. Eravamo stati bravi a difendere, fa parte delle grandi squadre sapersi difendere in momenti di difficoltà, peccato per il gol all’ultimo perché se avessimo seguito meglio l’uomo forse non l’avremmo subito.

Gara altalenante psicologicamente?
Ora analizziamo la gara così, le amnesie le ha avute anche il Napoli. La capacità di averne meno possibile è quello che deve cercare la squadra, c’è stata capacità di sacrificarsi contro una squadra che qui ha battuto tutti. Peccato perché eravamo alla ricerca di 3 punti che ci avrebbero rilanciato in campionato. Guardiamo anche il bicchiere mezzo pieno, il desiderio di vincere c’era, come qualità di palleggio siamo venuti a mancare.

Il Napoli è più forte o in questo momento sta soltanto meglio della Roma?
Magari è più forte e sta meglio, hanno dimostrato di essere una squadra importante. Nella prima parte andavano anche loro a vuoto, quando avevamo qualità di palleggio, nel secondo tempo ci siamo abbassati troppo, bisognava essere lucidi in determinate palle. Questo avrebbe tolto sicurezza agli avversari, alla fine avremmo potuto portare a casa i 3 punti, abbiamo anche avuto palle per raddoppiare. Una palla su cui El Shaarawy è incespicato da calcio d’angolo per noi paradossalmente ci ha portato fino all’uno a uno. Stephan aveva fatto un’ottima gara.

È un punto che fa morale o la classifica fa arrabbiare?
Deve far morale, dà fastidio non aver vinto ma io posso sapere più di tutti le difficoltà di preparazione in questa gara e le difficoltà che abbiamo avuto nel mettere in campo alcuni giocatori. Kolarov ancora gira in ciabatte e si mette le scarpe solo per giocare, ci sono situazioni al limite. La prestazione è stata di ottimo livello.

Il presunto rigore su Dzeko?
Lo tocca con la gamba il difensore, non lo so. A noi la volta scorsa ci hanno dato il rigore contro, con Lazzari e Pellegrini. Non so perché la Var non è stata chiamata, dalla panchina non riuscivo a vederlo. Nello spogliatoio eravamo più rammaricati per il gol preso e per alcuni cambi obbligati che ho dovuto fare, in altre situazioni li avrei fatti in altri momenti.

DI FRANCESCO A RADIO RAI

“Peccato, anche se il Napoli nella ripresa ci ha creato tante difficoltà. Nella ripresa siamo mancati nel palleggio e ci siamo difesi benino, ma l’assenza di Manolas si è fatta sentire. Siamo stati bravi cercando di mandare il Napoli sugli esterni. Dovevamo essere più bravi a risalire, magari tenendo anche palla. Nella ripresa non abbiamo corso tanti rischi ed abbiamo avuto anche qualche occasione, anche se non siamo riusciti a concretizzarle”.

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