Primo derby ai giallorossi

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Il Tempo (F. Schito) – Daniele Verde regala alla Roma il ritorno alla vittoria nel derby dopo quattro anni senza successi. Il napoletano classe ’96, ormai aggregato alla prima squadra per volontà di Garcia dalla sosta natalizia, è tornato agli ordini di De Rossi – come aveva fatto anche per la semifinale di Youth League – per giocare la finale di Coppa Italia. Una partita, la sua, senza grossi acuti, fino al 71’, stesso minuto del gol segnato da Lulic nella finale del 2013 della Coppa dei «grandi»: lì è cambiata la gara, grazie a un rigore procurato subendo una trattenuta che non sembra essere di intensità tale da giustificare il penalty. Sul dischetto si presenta sempre il numero 11, l’esecuzione non è impeccabile e Guerrieri para, ma è bravo Verde a piombare sulla ribattuta e ribadire in rete.

Si decide così la prima partita del doppio appuntamento che assegna la Coppa Italia, giocata sotto gli occhi di Lotito, Tare, Pioli e molti volti della prima squadra biancoceleste. Le maggiori occasioni capitano sui piedi di Pellegrini da una parte e Tounkara dall’altra. Il centrocampista della Roma si trova a tu per tu con Guerrieri a pochi minuti dal termine della prima frazione, superato l’ultimo uomo biancoceleste, conclude sull’esterno della rete, mentre nella ripresa, servito da una convincente incursione di Calabresi spedisce la palla alta sopra la traversa. Anche Tounkara manca il bersaglio grosso in una prima occasione, poco prima dell’intervallo, dopo un tunnel a Marchegiani e poi, dopo il vantaggio della Roma, con un sinistro insidiosissimo su cui è bravo a opporsi il numero uno romanista.

«Sono abbastanza soddisfatto – le parole del tecnico giallorosso De Rossi a Rai Sport – anche se nulla è definito. Nella parte centrale della ripresa avevamo la partita in mano e potevamo chiuderla, invece abbiamo subito il ritorno dei nostri avversari nel finale. Siamo due squadre forti, il pronostico è aperto e ce la giocheremo al ritorno». Inzaghi commenta così: «Ci è mancata un po’ di fortuna e un po’ di cattiveria sotto porta». I giochi sono ancora aperti, tra sei giorni si ritorna in campo.

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