La Repubblica – Un accordo da 900 milioni di euro con le tv rischia di saltare miseramente. Sbattendo contro il veto di sette società contrarie a impegnarsi per cinque anni a condizioni invariabili, senza sapere come e quanto cambierà il mercato delle immagini del calcio, in futuro. La trattativa per la cessione dei diritti tv dal 2024 al 2029 alla fine è arrivata al punto che desideravano i club, almeno sulla carta. Dazn ha finito per mettere sul piatto 700 milioni, Sky 200 (compresi i diritti per bar, hotel e ristoranti), totale 900 milioni, che diventano 940 contando anche i costi accessori. Tagliata fuori Mediaset, che pure nel penultimo turno di trattative aveva rilanciato.

Sì, perché per trovare un accordo servono 14 voti favorevoli. E oggi almeno 7 squadre sostengono l’idea di un cambiamento. Ossia la creazione di un canale della Lega Serie A, per vendere in proprio le partite e sviluppare forme nuove di fidelizzazione della clientela. Convinti che lo zoccolo duro di abbonati sia inscalfibile e, anzi, norme anti pirateria e promozioni su misura possano incrementare il numero dei clienti del calcio e di conseguenza portare oltre il miliardo gli incassi. Le sette squadre che a oggi puntano a una soluzione “canale” sono Juventus, Milan, Napoli, Roma, Fiorentina, Bologna e Salernitana, che tramite il presidente lervolino ha preso una posizione netta, sulla questione: «Spingo per il canale di Lega, sarebbe un grande passo avanti, verso la modernità. Dobbiamo coinvolgere le nuove genera-zioni. La migliore offerta, con Sky e Dazn, è bassa rispetto alle attese. E personalmente sono contrario ai broadcaster». Scartata infatti anche la soluzione mista, con canale Lega più Sky e Mediaset.