Da ceduto a decisivo Iturbe resta col sorriso

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Il Tempo (A.Austini) – Dalle lacrime di disperazione all’esplosione di gioia. Da venduto al Genoa a protagonista ritrovato nella Roma.

Quando ha saputo che la società lo aveva praticamente ceduto, in prestito con diritto di riscatto, al club di Preziosi s’è messo a piangere dalla delusione. Ma sabato ci ha pensato Sabatini a restituirgli il sorriso: il diesse ha fatto saltare l’affare col Genoa, temendo che la squadra si indebolisse con la sua partenza (e il Milan si muoveva dietro Preziosi), e lo ha comunicato al ragazzo che lo ha abbracciato per la felicità. Al resto ci hanno pensato Garcia, lo stesso Iturbe e la Roma tutta: l’ingresso dell’argentino si è rivelato subito decisivo, con il primo scatto bruciante che ha causato l’espulsione di Evra. I romanisti sono contenti della conferma di Manuel e glielo hanno testimoniato con l’applauso al momento della sua entrata in campo. L’avevano già fatto sui social network, con l’hashtag #saveIturbe diventato presto di «tendenza».

Per mettere la parola fine (almeno per quest’anno) sul futuro dell’attaccante si è presentato direttamente Sabatini davanti alle telecamere prima del fischio d’inizio della gara con la Juve. «Voglio scusarmi con il Genoa, il suo presidente e i loro tifosi: ho deciso di fare una trattativa con loro per la crescita di Iturbe, perché in quella di Gasperini è una squadra che gioca un calcio fantastico consono alle sue caratteristiche. Poi però ho avuto il dubbio di indebolire la Roma e ho cambiato idea. Alla fine resterà e ci aiuterà a vincere».La porta per un’altra cessione in attacco resta aperta e oggi, nell’ultimo giorno di mercato, dovrebbe varcarla il solo Ibarbo, ormai in parola con la Sampdoria. «Ha avuto qualche indecisione – racconta Sabatini – lo abbiamo ascoltato. Noi vogliamo tenerlo, dipende da lui».

Se oggi Ibarbo ripeterà con convinzione quello che ha detto ai dirigenti nei giorni scorsi – «preferisco andare via a giocare di più» – allora si chiuderà la trattativa già definita con Ferrero e il Cagliari, che ha dato l’assenso al nuovo trasferimento a titolo temporaneo del colombiano una volta incassati i 5 milioni di bonus da aggiungere ai 5 del prestito pagati dalla Roma. Manca un milione, che a questo punto potrebbe mettere la Sampdoria. E i soldi investiti dai giallorossi facevano parte in realtà dell’affare-Nainggolan.

E Ljajic? Dovrebbe restare. Il serbo ha rifiutato l’Aston Villa, il West Ham e almeno un’offerta dalla Germania. Ha aspettato solo l’Inter e continuerà a farlo oggi, con pochissime speranze di successo. Difficile a questo punto che possa fare il viaggio inverso da Milano Juan Jesus, mentre Bruno Peres è destinato a rimanere a Torino almeno fino a gennaio. «È stato a lungo nei nostri obiettivi – chiosa Sabatini che un ultimo tentativo lo farà in ogni caso- ma abbiamo dovuto fare i conti con la crescita di Florenzi che potrà imporsi in questo ruolo e abbiamo anche Maicon». Ieri non c’era. È arrivato invece all’aeroporto all’alba Ponce, che poi ha seguito Roma-Juve in tribuna con l’altro neo-acquisto Vainqueur. Entrambi sono scesi negli spogliatoi a fine match, per il giovane bomber ci sarà spazio subito in prima squadra.

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