Curve deserte per il derby ma resta l’allarme sicurezza

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Il Messaggero – I dissidenti giallorossi a Testaccio; i padroni di casa dell’Olimpico, i tifosi laziali, a Tor di Quinto. L’Aventino del tifo capitale va in scena oggi, giorno del derby. Quando l’astio tra le tifoserie dovrebbe essere alle stelle, ecco gli ultrà stranamente uniti nella protesta contro le restrizioni (barriere divisorie, striscioni vietati,multe per chi cambia posto) volute dal prefetto Franco Gabrielli a inizio campionato. Ci sarà sciopero delle curve, spalti disertati. Un coro unanime. Allo stadio entreranno meno di 30mila persone, un flop senza precedenti. Mentre fra Testaccio e Tor di Quinto si raduneranno dai tremila ai cinquemila tifosi. Millecinquecento i posti a disposizione all’interno del PalaGems di via del Baiardo per i supporter biancazzurri. Assisteranno alla stracittadina davanti ai maxi-schermo seduti sui gradoni del palazzetto che solitamente ospita il Calcioa5. Si pagherà un biglietto, prezzo popolare, meno di 10 euro. Dall’altra parte della città «si torna alle origini», così nell’annuncio del raduno organizzato dai paladini della Sud. Anche se Spalletti si propone come mediatore nella querelle con la prefettura: «Mi adopererò per conoscere più cose e chiederò a Gabrielli se è possibile parlarci e conoscere meglio la situazione».

IL DISSENSO – I tifosi della Roma si vedranno alle 13.30 davanti al vecchio campo Testaccio di via Zabaglia, il primo della Roma, per poi dirigersi a piedi verso il maxi-schermo allestito nell’area dell’ex mattatoio. L’ingresso dovrebbe essere gratuito. Sull’organizzazione dell’evento c’è riserbo. L’obiettivo è non disperdere il dissenso ma renderlo ben “visibile” in un quartiere simbolo della romanità. Nelle previsioni più ottimiste i giallorossi contano di radunare fra le 2mila e le 3mila persone. Sarà un derby anomalo anche dal punto di vista della sicurezza. Perché se fuori l’Olimpico debutteranno i reparti a cavallo di polizia e Arma e al filtraggio verranno utilizzati i metal detector per i controlli (c’è pur sempre un’allerta terrorismo), la sorveglianza sarà ugualmente massiccia ma più discreta e rigorosamente «a distanza» a Testaccio e a Tor di Quinto. La Questura punterà molto sull’uso delle telecamere da parte di personale specializzato, tenendo in preallerta le volanti e i commissariati di zona. Occhi puntati anche sulla possibile presenza di supporter bulgari del Levski Sofia e polacchi del Wisla Cracovia. Alle 13 l’apertura dei cancelli all’Olimpico. L’afflusso sottotono degli spettatori provocherà meno disagi per i cittadini. Divieto di transito dalle 12 in via Tittoni, via Boselli, viale della Macchia della Farnesina e via delle Olimpiadi. Altre chiusure solo «per stretta necessità e per il tempo necessario». Le deviazioni dei bus saranno limitate.

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