Il Messaggero (A. Angeloni) – Sette partite di campionato al tramonto. In più, come minimo, altre due di Europa League. Nove, che possono diventare undici o dodici in caso di sbarco alla finale di Dublino, altra strada per la Champions. Il vero punto di svolta è ora, il Grande Obiettivo della Roma torna ad essere concreto specie dopo la vittoria contro la Lazio e le frenate del Bologna a Frosinone (pareggio) e dell’Atalanta, sconfitta a Cagliari.
Le porte della Champions si spalancano improvvisamente, anche la Juve, terza a più quattro dal Bologna e sette dalla Roma, è in teoria raggiungibile. Thiago Motta, al momento, è distante dalla Roma di uno scontro diretto, ovvero tre punti. Scontro diretto doppio, poi: DDR deve affrontare i bianconeri in casa il 5 maggio, ma prima il Bologna, il 22 aprile, sempre all’Olimpico.
Qui si decide parecchio, terzo o quarto posto. Ma è chiaro che De Rossi, prima di questi one to one dovrà fare i conti con altri impegni niente male e con la gestione della rosa, stressata pure dalle partite di Europa League. Le due sfide con il Milan, che in campionato ha blindato il secondo posto e quindi Pioli, a differenza di De Rossi potrà gestire più meglio l’organico, sono all’orizzonte.