La Gazzetta dello Sport – Juve più forte, ma se la Roma…

juventus_roma

La Juventus sta conducendo il campionato meritatamente, come già gli è successo negli ultimi 3 anni. Il cambio di Allegri con Conte è stato gestito bene sia dalla società sia da Max: non era facile non far rimpiangere un mostro sacro come Antonio. Allegri ha dimostrato pazienza e si è confermato un ottimo gestore. La squadra è meno arrembante e aggressiva ma è pur sempre su dei buoni livelli ed inoltre ha centrato gli ottavi di Champions con prospettive interessanti per il futuro internazionale ma meno per quello nazionale. Il club sta cercando di rimpinguare la rosa visto i diversi infortunati in difesa, e se si giocasse meno? La Roma di Garcia è seconda a soli 3 punti, l’importante mercato e il bel gioco dell’anno scorso avevano indicato i giallorossi alla pari della Juventus. Tuttavia oggi non vale i bianconeri, che si avvantaggiano di un amalgama e di un ambiente più abituato a vincere. Garcia è un buon allenatore che ha dato un gioco offensivo, bello e brillante. Purtroppo quest’anno i tanti infortuni (Castan, Strootman), l’età non più giovane del fuoriclasse Totti, di De Sanctis, di Maicon e di Cole, i problemi extracalcistici di De Rossi e qualche acquisto che fatica a inserirsi (Iturbe) hanno creato difficoltà poi ampliate dalla Champions. I giallorossi devono ritrovare continuità e bellezza, è auspicabile una compattezza e un posizionamento migliore in fase di non possesso e un pressing più convinto. Devono essere più collettivo dei bianconeri se vogliono superarli.

Il Napoli che era tra le favorite veleggia con un ritardo dalla Juventus di ben dodici punti. Gli azzurri sono freschi vincitori della Supercoppa italiana ottenuta a spese della Juventus. Forse questo successo potrà dare entusiasmo e motivazione maggiore a questa squadra e ai suoi tifosi. Quando gli azzurri trovano unità di intenti possono mettere in difficoltà chiunque. Tuttavia gli alti e bassi dei vari Callejon, Higuain, Mertens, aggiunti a una difesa poco protetta dalla squadra e da un centrocampo poco compatto in cui si nota la mancanza di un regista, sono i problemi maggiori che solo le capacità di Benitez e la volontà dei calciatori possono superare. La Lazio ci stupisce sempre e si trova al terzo posto utilizzando giocatori a buon mercato e sfruttando un ambiente ben diretto. Le squadre di Genova sono la vera sorpresa, non solo per la posizione di classifica ma per l’ottimismo che trasmettono le loro squadre. La Samp e il Genoa giocano con sistemi diversi però entrambe credono che il miglior antidoto per fermare l’avversario e il miglior propellente per moltiplicare le capacità individuali e le possibilità di successo sia fare il proprio gioco. Il Milan precipitato l’anno scorso all’ottavo posto cerca una risalita. Berlusconi e Galliani si sono affidati ad Inzaghi giovane e valente tecnico. La squadra sta dando il massimo nonostante una catena di infortunati (Abate, De Sciglio, Alex ecc.). L’acquisto di Cerci nel nostro campionato, dove si gioca a ritmi bassi e più individualmente che collettivamente, può essere una soluzione temporanea o almeno lo spero. Berlusconi e Galliani che sono due grandissimi dirigenti e persone competenti spero che sfruttino la loro conoscenza calcistica cercando giovani come Dybala o meno conosciuti, che potrebbero dare la speranza ai tifosi di ritornare un giorno grandi. L’Inter di Mazzarri che poteva essere la sorpresa è invece naufragata. Mi dispiace per Walter che è un grande professionista. È arrivato Roberto Mancini che pratica un calcio più internazionale ma si trova nella difficoltà di fare di necessità virtù: in bocca al lupo.

La Gazzetta dello Sport – A. Sacchi

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti