Corriere dello Sport (G. Marota) – La partita elettorale capitolina rischia davvero di giocarsi sulle sorti dello stadio della Roma. Tutti lo vogliono, tutti lo promettono: i candidati di qualsiasi colore politico ne parlano come una priorità per la città, ipotizzando aree e parlando già di possibili progetti.
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I Friedkin, al momento, avrebbero valutato quattro aree per il nuovo progetto: Ostiense, Prenestina–Tor de’ Schiavi, Eur-ex Velodromo e Tiburtina, con la terza che viene considerata da molti come la più praticabile.
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Ieri, ai microfoni di NSL Radio nella trasmissione “Gli Inascoltabili” è stato il candidato di “Azione”, Carlo Calenda, a citare una proposta “talmente dettagliata che l’abbiamo fatta fare con tutti i crismi dagli architetti. Nel punto individuato per lo stadio ci si può arrivare con tutti i mezzi“. Intanto, mercoledì dovrebbe arrivare in aula Giulio Cesare l’annullamento del pubblico interesse per lo stadio di Tor di Valle, primo passo per poter voltare pagina.