Borriello attacca Pallotta: “Non voleva vincere, ma fare plusvalenze”

Un ritorno al passato con qualche frecciata. Marco Borriello, ex attaccante della Roma, è tornato a parlare della sua esperienza in giallorosso in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport. L’ex centravanti ha espresso parole dure nei confronti dell’ex presidente James Pallotta, accusandolo di non aver mai avuto come obiettivo reale la vittoria, ma piuttosto il profitto economico derivante dalle plusvalenze. Ecco le sue parole:

Il ds di allora, Walter Sabatini, appena insediato definì Borriello “un problema”.

Il motivo è logico: non essendo più giovanissimo, non potevo fruttare una ricca plusvalenza. La linea gestionale era acquistare calciatori per poi rivenderli, non certo puntare a vincere“.

Con Friedkin le cose sembrano leggermente cambiate.

Mah, per ora i risultati non sono stati soddisfacenti. Spero che quest’anno la Roma possa raggiungere un piazzamento Champions. I segnali sono buoni anche se l’Inter rimane la squadra più forte, il Napoli ha un mostro come Conte e il Milan ha fatto un ottimo mercato“.

Gasperini con Ranieri e Massara. Tre uomini di calcio nei posti nevralgici.

Finalmente, direi. Ranieri è stato bravo a raddrizzare la rotta e ha scelto un allenatore top come Gasp. Massara è un ottimo talent scout, perché conosce i calciatori. Mi sembra un assetto interessante“.

Non esiste il rischio di dualismo, nel lungo periodo, tra Ranieri e Gasperini?

Perché mai? È stato Ranieri a scegliere Gasp. Hanno caratteri diversi, uno più pacato e l’altro più frizzante, ma tra persone di livello ci si trova sempre. Sono due grandi esperti, riconoscono le priorità“.

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