Bilancio in perdita di 41 milioni. Su i ricavi

pallotta

Il Tempo (A. Austini) – Una perdita da 41.1 milioni leggermente superiore a quella del precedente esercizio (-38.5). I ricavi in aumento di oltre 50 milioni grazie alla Champions e a un piccolo balzo in avanti del marketing, il pareggio di bilancio a portata di mano con le operazioni di mercato, alcune peraltro già concluse a luglio e agosto (superplusvalenza con Romagnoli al Milan per 25 milioni) che permetterà di rispettare i paletti del fair play finanziario Uefa che obbliga la società a chiudere con un rosso non superiore ai 30 milioni nel biennio 2015-16. Non è ancora «virtuosa» l’As Roma fotografata dal bilancio d’esercizio chiuso al 30 giugno 2015 e approvato ieri dal cda in attesa dell’assemblea dei soci convocata il 26 ottobre. I costi sono saliti fino a sfiorare i 200 milioni, ma alla luce dell’aumento dei ricavi la società ha continuato a investire per tenere alta la competitività della squadra, convinta che il pareggio di bilancio sia una possibilità reale nel bilancio che si chiuderà a giugno 2016.

A differenza degli anni passati, la perdita è superiore a un terzo del capitale sociale di 59.6 milioni: è stata riportata a nuovo ma il club ritiene di disporre delle riserve necessarie a coprirla, senza abbattere il capitale come previsto dal codice civile. L’indebitamento resta alto: 158 milioni solo verso Unicredit per il contratto di ristrutturazione del debito sottoscritto a febbraio con Goldman Sachs. Ancora una volta positivo il saldo del mercato: +27 milioni e plusvalenze da 38.5 milioni. Leggendo il bilancio si scopre tra l’altro che si sono già verificate le condizioni per il riscatto a titolo definitivo di Dzeko (11 milioni), Salah (15.5) e Iago Falque (7+1). Pesa ancora l’assenza di un main sponsor ma le trattative continuano. Ieri, intanto, presentata a Trigoria la partnership con Sisal Matchpoint.

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