Di Francesco: «A Bergamo per cancellare Vigo e anche lo scetticismo»

La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – A vederlo in conferenza, ieri pomeriggio, ha dato sensazioni differenti. Per qualcuno era teso, nervoso. Per qualcun altro concentrato, determinato e forse anche un po’ arrabbiato. Al di là di quale sia il reale stato d’animo di Eusebio Di Francesco, quel che conta perl’universo giallorosso è che il tecnico della Roma guidi alla perfezione oggi alla s quadra nel suo esor dio stagionale. Perché partire bene o meno, sopratutto in una città come Roma, fa tutta la differenza del mondo. E questoDi Francesco lo sa bene eccome.

L’ATTESA «La colpa di quanto successo a Vigo è solo mia, mi assumo tutta la responsabilità di quei trenta minuti – dice l’allenatore della Roma Ora sono io che devo dimostrare che la squadra non è quella lì. E il fatto di far cambiare certi giudizi sul nostro conto spetta solo a noi, a quello che sapremo fare sul campo. L’obiettivo è partire forte, con un’ottima prestazione già da Bergamo. E sono certo che entreremo in campo con grande determinazione, pronti per una grande prestazione». Già, anche perché dall’altra parte ci sarà comunque un’Atalanta che in quest’estate ha fatto fuori avversari del valore di Borussia Dortmund, Lille e Valencia. «Per voglia e mentalità,sembra quasi non abbiano mai smesso di giocare–continua Difra – Bergamo è sempre un campo ostico, ma anche loro troveranno una squadra che ha una gran voglia di far bene».

MERCATO – Nel frattempo, Di Francesco preferisce non parlare di mercato. Anche se sa bene che l’esterno alto destro come il difensore centrale sono due pedine che gli farebbero comodo eccome: «Sono molto contento di allenare questi calciatori, dai miei difensori mi aspetto due gare di altissimo livello (la seconda contro l’ Inter, ndr). È normale che il mercato chiude tra 11 giorni, può succedere di tutto. E dopo queste due partire faremo le valutazioni opportune». Tutto rinviato dunque? Niente affatto, nel senso che la Roma intanto sta lavorando su alcuni campi.

FLORENZI – Come quello dell’esterno destro, dove però anche Munir sembra essersi allontanato (il Barcellona vuole 20 milioni, nessun prestito). E se invece alla fine lì si aspettasse Florenzi? «Lui è un valore aggiunto, un ottimo giocatore – chiude Eusebio – Ma non è ancora in condizione, deve lavorare sodo e mettersi a posto dal punto di vista fisico e metabolico. Ma spero di averlo presto, proprio come Karsdorp e gli altri che sono ancora fuori».

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