Ale: «Ora gioco dove vuole Eusebio». Peres-Gerson, scintille a fine partita

Il Messaggero (U.Trani) – «Il mio obiettivo era dimostrare che mi ero preso solo una pausa. Bello il rientro con una vittoria». Florenzi torna protagonista dopo quasi un anno. Di corsa, come se niente fosse successo. «L’infortunio mi ha fatto diventare uomo». Titolare contro il Verona e subito un assist per il primo dei due gol di Dzeko. Ricomincia da terzino, ma sa bene che Di Francesco è pronto a utilizzarlo anche davanti. «Gioco dove vuole lui. Do la disponibilità per qualsiasi posizione. A me interessa il bene della Roma. Dobbiamo affrontare ogni partita come fosse una finale. E fare gruppo, lasciando fuori polemiche e chiacchiere. A proposito: inesistente la lite con Totti». Monchi, invece, non si stupisce per la tensione che accompagna ogni partita: «La pressione è forte. Ma è normale quando si parla di una grande come la Roma. Noi ci dobbiamo convivere, restando però tranquilli: il campionato è appena iniziato. Di Francesco ha tanta fiducia nella squadra ed è la stessa che ho io. Vogliamo fare una bella stagione».

Fuori luogo la lite a fine partita tra Peres e Gerson. Il centrocampista non ha preso bene un buffetto scherzoso, tra l’altro di De Rossi. E ha reagito andando addosso al terzino, credendolo responsabile. A quanto pare, però, il diverbio nasce dall’invito di Peres a seguirlo, con gli altri compagni, per l’allenamento post partita. Gerson, invece, ha fatto finta di niente, avviandosi verso gli spogliatoi. E il connazionale lo ha rimproverato, scatenandone la reazione.

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