Acea, stadio e Consiglio su Marra. Settimana di passione per la Raggi

Il Tempo (F.Pizzolante) – In netto anticipo rispetto al calendario liturgico, benché le cadenze siano ben lontane da quelle che separano i cattolici dalla resurrezione di Cristo, la sindaca di Roma inaugura la propria settimana di passione. Una sorta di via crucis che l’accompagnerà fino al week end. Tanti i nodi da sciogliere e questa volta serviranno unguenti ben più potenti di quelli provenienti da Genova e Milano. Dalle nomine per il rinnovo del consiglio di amministrazione di Acea, al capitolo non ancora chiuso sul nuovo stadio della As Roma a Tor di Valle sino al già preannunciato rovente consiglio comunale sulle vicende giudiziarie che hanno scatenato una vera e propria bufera politico-mediatica sulla giunta pentastellata.

Sono solo alcuni degli ordini del giorno che Virginia Raggi dovrà affrontare. Il primo banco di prova è fissato oggi: entro le 16 il Campidoglio, che detiene il 51% del pacchetto azionario di Acea, insieme ai due azionisti principali – Engie (23,3%) e il gruppo Caltagirone (5%) – dovranno consegnare le liste dei loro candidati per il Cda della partecipata in vista del rinnovo del management nel corso dell’assemblea degli azionisti il 27 aprile. Secondo indiscrezioni, il Comune di Roma, punterebbe su Stefano Donnaruma (ora direttore di Reti A2A e già alla guida di Acea Distribuzione) come amministratore delegato e come presidente Luca Lanzalone, l’avvocato genovese che negli ultimi mesi ha aiutato la sindaca nella delicata partita per la modifica del progetto dello stadio della Roma. Al Comune spetta anche la nomina di altri tre posti nel consiglio di amministrazione, mentre gli altri quattro sono ugualmente suddivisi tra gli altri due maggiori soci privati. Domani poi sarà la volta della seduta straordinaria dell’assemblea capitolina per analizzare la tenuta politica del governo cittadino. Un punto che, in realtà, si sarebbe già dovuto discutere lo scorso 20 marzo se non fosse stato rimandato a causa delle vacanze in montagna di Virginia Raggi. Una riunione, come detto, richiesta dal Partito Democratico che, sulla questione,annuncia battaglia. La prima cittadina infatti sarà chiamata a riferire in aula sulle dinamiche che hanno portato al rinnovo della sua giunta dopo l’arresto, a dicembre, di uno dei suoi fedelissimi, il dirigente del Personale Raffaele Marra, in carcere con l’accusa di corruzione . E soprattutto delle indagini della Procura di Roma a suo carico, con l’ipotesi di falso e abuso d’ufficio, perla nomina di RenatoMarra (fratello di Raffaele) alla direzione turismo, poi revocata.

Mercoledì invece si tingerà di giallorosso. È in programma infatti la riunione conclusiva della conferenza dei servizi sul progetto del nuovo stadio della squadra di mister Pallotta. Il 30 marzo la giunta ha varato un primo atto formale che prevede di rivedere la delibera che nel dicembre 2014 ha ricevuto la dichiarazione di pubblico interesse. Atto, tuttavia, non ancora pubblicato sul sito del Comune e i dettagli conosciuti sono solo quelli frutto dell’intesa tra la sindaca e il club giallorosso per dimezzare le cubature rivedendo il business park con 18 palazzine al posto delle tre torri previste originariamente. Non è scontato che la Regione Lazio, che ha sottoposto il testo varato dal Comune alla verifica dei suoi legali, si accontenti del documento prodotto dal Campidoglio e accetti di sospendere nuovamente i lavori della conferenza per consentire al Comune di rivedere gli atti tramite una nuova delibera varata dall’assemblea capitolina. Ma mercoledì non sarà solo il giorno del tifo. Il 5 aprile scade il termine ultimo per il ritiro delle dimissioni del presidente del Municipio VIII, Paolo Pace, presentatelo scorso 16 marzo. Se verranno confermate cadrà la prima roccaforte pentastellata del governo di Virginia Raggi.

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