Corriere dello Sport (R. Maida) – Erano arrivati in quattromila nonostante il gelo milanese, hanno incitato la Roma fino all’ultimo secondo tenendo testa ai 70.000 di San Siro. Poi però, quando i giocatori sono andati sotto la curva guidati da Cristante per il consueto saluto, dal settore ospiti si sono levati i fischi e i cori ostili: “Tirate fuori le palle!”. Nessun obiettivo specifico, un invito generale. Che ha risparmiato ancora José Mourinho, filato via sul pullman della squadra subito dopo la fine senza passare per le interviste, ma promette nuove contestazioni per le prossime partite.
Ieri sera in verità la squadra, dilaniata dalle assenze, ha fatto ciò che ha potuto e a un certo punto ha persino sperato di riacchiappare la partita. Ma la classifica non concede alibi: da 21 anni la Roma non conquistava un raccolto così misero in campionato (29 punti) dopo 20 giornate. Sono già nove le sconfitte stagionali, con la Coppa Italia svanita a causa del derby e un parziale di 5 punti nelle ultime 6 partite: la Lazio, che era a 4 appena tre settimane fa, ha rovesciato a suo favore il distacco. Niente è ancora perduto, se si pensa che la Fiorentina quarta è a +5, ma la risalita sarà complessa visto lo stato di salute della squadra, che contro il Verona perderà anche Mancini e Cristante per squalifica.
Per questo i tifosi, che avevano pensato a una manifestazione di dissenso già sabato a Trigoria, si faranno sentire allo stadio Olimpico o anche prima. Questa Roma non è abbastanza per loro. Lo pensa anche Andrea Belotti, scelto dalla società come portavoce dello spogliatoio alla fine della partita. È sintomatico anche questo del disagio complessivo: perché deve parlare il centravanti di riserva in un periodo così delicato? Comunque il suo è un ragionamento saggio: “È un momento difficile, siamo frustrati e poco sereni. Purtroppo gli episodi ci girano contro. È stato così anche stavolta. Però forse abbiamo toccato il fondo, peggio di così non si può: non possiamo stare in questa posizione di classifica. E allora dico che ci rialzeremo, già dalla partita contro il Verona: i nostri tifosi meritano molto di più. È normale e lecito che ci fischino”.