Nati il 7 giugno – Smalling annulla Lukaku, Mancini porta la croce e canta

Pagine Romaniste (Nati il 7 giugno) – Finalmente il calcio ha deciso di cambiare strada e di imboccare quella del rinnovamento. Dopo anni di immobilismo, se è pur vero che quasi tutti i Comitati Regionali hanno confermato i propri Presidenti, la Lombardia, il Comitato numericamente più importante, ne ha eletto uno nuovo. Si tratta di un giovane dirigente, non uso alle gaffe, profondo conoscitore degli allenatori italici, mai legato a correnti e men che meno al grande virologo-ginecologo. Sto parlando di tal Carlo Tavecchio, omonimo del vecchio Presidente Federale, già Presidente della Lega Dilettanti, già Presidente del Comitato Regionale Lombardo.

Cooooome? Non è un caso di omonimia, ma stiamo parlando della stessa persona? Il settantottenne Carlo Tavecchio, che ebbe come grande elettore quel Consigliere Federale effigiato con una tuta della Nazionale, che ebbe la scellerata idea di scegliere un Commissario Tecnico (dall’enorme simpatia ed educazione) capace di farci eliminare dalla Svezia, senza riuscire a realizzare una rete ad un portiere di nome Olsen? Incredibile, vanno in pensione i luminari della medicina, i Giudici di Cassazione, i Professori Universitari, solo i dirigenti del calcio ed i politici sono in grado di riciclarsi alla soglia degli ottant’anni.

Difficile attendersi cambiamenti, il mondo del calcio pare condannato a restare perennemente uguale a sé stesso.

Ad onor del vero, anche quello che gira intorno al calcio si autocondanna all’immobilismo, anzi in qualche caso ad un ritorno agli anni sessanta, quando nell’unica televisione esistente la facevano da padroni gli squadroni del nord e gli altri raccoglievano le briciole dell’informazione.

Domenica, nel tentativo di battere il mio record di zapping (confesso di essere uno che guarda contemporaneamente 6 o 7 programmi, salvo lamentarsi di non capirne nessuno), sono capitato sul caro, vecchio, 90esimo minuto. Ho così scoperto che ora viene condotto da una giornalista esperta, insieme al partenopeo Varriale. Nei pochi secondi in cui sono rimasto sintonizzato sul programma creato da Paolo Valenti, ho potuto sentire: “pochi attimi di pubblicità, poi torneremo con i gol di Milan, Atalanta ed Inter”. Lo sgomento mi ha fatto fallire il tentativo di battere il record di zapping, perché mi sono chiesto in sequenza: 1) Vuol dire che la Roma non ha realizzato reti ed ha perso contro l’Inter, contrariamente a quanto ho visto? 2) Forse c’è stato un ricorso (tanto vanno di gran moda) ed il VAR ha fatto annullare, dopo il termine della gara, entrambe le reti giallorosse? 3) Non è cambiato nulla dagli anni sessanta ed a farla da padrone sono ancora le squadre del nord con le maglie a strisce?

La terza che ho pensato, parafrasando il Quelo di Guzzantiana memoria.

Si saranno scusati o corretti dopo la pausa pubblicitaria? Non mi è dato sapere, perché ho eliminato Rai due dall’elenco dei canali del mio televisore.

Vede, cara signora Ferrari, due reti le ha realizzate anche la Roma ed anche di pregevole fattura e nonostante Fonseca non abbia potuto far spendere centinaia di milioni di euro, a parte i venti minuti iniziali del secondo tempo, ha avuto sempre in pugno la partita; con Smalling in grado di annullare Lukaku; Mancini capace di portare la croce e cantare; Villar e Veretout (e poi Cristante) dominatori del centrocampo; Pellegrini ed il solito Mkhitaryan sempre pronti a creare scompiglio.

Qualcuno potrebbe rimproverarmi e dirmi come abbia sempre rimarcato il fatto di non capire nulla di calcio.

Vero, ma dopo avere letto le cronache e le pagelle fatte da chi ne dovrebbe sapere,  mi sono convinto di potermi sbilanciare anche io: dirò sempre meno fesserie di loro, non fosse altro perché mi ci dedico per poche righe.

P.S. Il Pau Lopez delle ultime settimane è un portiere capace e reattivo. Hai visto mai che Fonseca e Savorani lo abbiano rimesso in forma?

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