Sarà una finestra di mercato oculata, quella di gennaio, che potrebbe portare due rinforzi: un terzino capace di occupare tutte e due le fasce e un difensore centrale, possibilmente mancino. Sulle fasce Sabatini sarebbe felice di avere Santon dal Newcastle ma in inverno non ci riuscirà. Ha invece parlato al Torino di Matteo Darmian: corrisponde al profilo di cui la Roma ha bisogno, anche se contraddice le abitudini dichiarate del direttore sportivo romanista («Non compro mai due volte lo stesso giocatore») che ha avuto Darmian al Palermo. Ma ci sono le basi per impostare una trattativa, in cui può entrare Federico Viviani, che piace a Ventura, in prestito al Latina ma potrebbe essere riportato a casa e poi ceduto (per sempre, stavolta) al Torino.
Un altro nome valido è Adriano, che il Barcellona è disposto a vendere. Però c’è qualche perplessità sul suo conto a Trigoria: non sarebbe un giocatore adattabile alla fascia destra nelle partite in cui mancherà Maicon. Al centro invece la Roma ha in pugno Balanta, colombiano del River Plate. Si potrebbe prendere subito, visto che è stato tenuto libero un posto da extracomunitario. E’ un difensore che intriga moltissimo Sabatini, guru del mercato sudamericano e in particolare argentino. E potrebbe all’occorrenza giocare anche esterno sinistro. Ma costa molto, quasi dieci milioni. La Roma punta al prestito con diritto di riscatto, per rinviare un investimento definitivo. E’ la stessa operazione che potrebbe rendere appetibile l’ingaggio del rumeno Chiriches, difensore ambidestro, caduto in disgrazia nel Tottenham.
Intanto Sabatini consulta procuratori e colleghi anche per incamerare quattrini. In occasione di Italia-Croazia ha incontrato un vecchio amico della Roma, Rudi Voeller, per impostare la cessione del giovane Tin Jedvaj, che al Bayer Leverkusen gioca titolare con ottimo profitto. Jedvaj, in prestito biennale, è valutato una decina di milioni, il doppio di quanto sia costato un anno fa alla Roma. E ha già deciso di restare in Bundesliga.
Corriere dello Sport
