Zola sul Coronavirus: “Viviamo uno dei passaggi più difficili dal dopoguerra. Nessuno è o può considerarsi immune”

Gianfranco Zola, ex giocatore del Chelsea, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Tra gli argomenti trattati l’emergenza Coronavirus. Ecco le sue parole:

“Qui a Londra vedo pub, ristoranti, negozi aperti. Le piazze e le vie dello shopping sono affollate, pare tutto normale. E invece viviamo uno dei passaggi più difficili dal dopoguerra. Siamo tranquilli, ma sarei più sereno se riuscissi a tornare. Vedremo”.

Qual’è il messaggio per sportivi e appassionati?
Serve collaborazione e rispetto per il prossimo. Chi fa sport conosce il concetto di gioco di squadra. Ecco, ora il singolo non conta. Si vince se si rema dalla stessa parte.

Diceva della Premier, il suo ex giocatore, Hudson-Odoi, è risultato positivo al Coronavirus. Una considerazione?
Nessuno è o può considerarsi immune. Esporsi significa mettere a rischio gli altri. Anche in A, alcuni club e vari calciatori, da Rugani a Vlahovic e altri, sono in quarantena. Credo ci sia poco da scherzare. Spero che anche qui accelerino su prevenzione e sicurezza.

A rischio anche gli Europei?
E’ complicato fare programmi. Tenuto conto di quel che dicono gli scienziati su incubazione e diffusione del virus, è difficile possano tenersi. Martedì (domani, ndr) l’Uefa darà una prima risposta.

Ci sono in ballo enormi interessi economici…
Facciamocene una ragione. Dobbiamo stare fermi, attendere fiduciosi. E anche il mondo del calcio deve regolarsi. Ovviamente, si possono ipotizzare soluzioni poco penalizzanti e che creino il minor numero di disagi. Quando si ferma lo sport, e mi ha colpito vedere lo stop di Nba, Formula uno, tornei Atp e Moto Gp, il colpo è pesante. Ma tutti a casa. Poi, torneremo a divertirci.

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